Economia

Il turismo di alta gamma: leva strategica che vale il 13% del PIL

25
Maggio 2021
Di Alessandro Cozza

“Turismo di alta gamma, leva strategica per l’Italia”, questo il titolo del libro presentato in occasione della Giornata Altagamma che ogni anno approfondisce un tema di rilevanza strategica per il comparto luxury. Quali sono le abitudini e le preferenze dei viaggiatori d’élite di tutto il mondo? Quali sono le performance degli altri Paesi? Qual è il contributo socio-economico del turismo alto di gamma allo sviluppo economico del Paese? A tutte queste domande hanno dato risposta gli ospiti presenti all’iniziativa tra cui Matteo Lunelli, Presidente di Altagamma – Fondazione che rappresenta le eccellenze del Made in Italy – e Massimo Garavaglia, Ministro del turismo.

“Il turismo è un elemento trasversale rispetto a quello che è l’eccellenza del made in Italy. Non solo. Può essere un grande asset per la ripresa economica dell’Italia, soprattutto oggi che siamo chiamati ad uscire dalla pandemia e tornare ad accogliere i turisti da tutto il mondo per questa attività è indiscutibilmente fondamentale per il nostro sistema Paese che vale complessivamente circa il 13% del PIL italiano”, ha spiegato in apertura il Presidente Lunelli che poi si sofferma sulla particolarità che rappresenta il turismo di alta gamma: “C’è un dato importante che va sottolineato. Solo questa fascia rappresenta il 3% del PIL nostrano per un comparto che vale quasi 60miliardi di euro. Una piccola fetta di valori numerici assoluti ma che in termini economici incide per circa ¼ del totale del valore del turismo.”

Dalla presentazione del testo, realizzato in partner con Bain & Company, Boston Consulting Group, ENIT-Agenzia Nazionale del Turismo e Global Blue, si evince quando sia importante la coltivazione di questo settore che può essere non solo volano per l’economia, ma anche aiuto per la divulgazione della buona reputazione dei nostri servizi. Emerge anche quanto sia importante e necessario mettere in campo un piano specifico per un posizionamento verso l’altro del turismo in Italia che possa rispondere alle esigenze particolari che ha questa tipologia di turismo perché le nostre bellezze artistico culturali non bastano da sole ad attrarre flussi turistici.

“Bellezza, eleganza e stile sono la forza del turismo italiano. Un turismo che si sta sempre più orientando verso un’offerta di qualità con un occhio particolare all’internazionalizzazione. Sono gli stranieri, infatti, a garantire l’80% della spesa del settore e che sanno di trovare in Italia le risposte giuste alle loro aspettative. Le peculiarità che le imprese del settore sono in grado di mettere in campo per accogliere al meglio gli ospiti sono caratteristiche che il Governo vuole tutelare e valorizzare soprattutto in vista delle prossime aperture e dell’eliminazione della quarantena per turisti europei. Nel PNRR abbiamo messo fondi importanti con l’obiettivo di ammodernare e le nostre strutture anche in ottica di sostenibilità ambientale e per sostenere anche tutte quelle richieste di nuovi turismi di nicchia. Speriamo davvero che il turismo di lusso possa tornare promuovere l’Italia nel mondo”, spiega il Ministro Garavaglia nel suo intervento.

Durante il talk sono stati commentati anche alcuni dati molto interessanti e raccontati proprio all’interno del libro. Ad esempio, che l’Europa è la prima destinazione mondiale per i turisti e che questo settore pesa per il 10% sul PIL europeo. Non solo, diverse informazioni interessanti emergono anche dall’analisi del mercato. Lo shopping, ad esempio risulta essere l’esperienza chiave per i veri viaggiatori di livello luxury indifferentemente dalle fasce d’età coinvolte. Tra le diverse destinazioni mondiali, poi, il nostro Paese guida la classifica dei paesi più scelti per le città d’arte e le campagne, si piazza al secondo posto dietro gli USA per le megacities e dietro la Svizzera per chi sceglie le montagne. Male, paradossalmente, per chi sceglie il mare che prima di venire in Italia pensa alle Maldive, ai Caraibi e anche agli States.

Sono tante e diverse le opportunità del nostro Paese sempre più in grado di fornire vere e proprie esperienze integrate tra servizi diversi. L’occasione della ripartenza può essere quella giusta per coglierle e svilupparle nel migliore dei modi.

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