Economia
Giorgetti in audizione: “Rivoluzione digitale, energetica ed ecologica riscrivono il sistema economico”
Di Alessandro Cozza
Il Ministro per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, risponde e replica alle domande che gli sono state poste lo scorso 8 aprile presso le Commissioni Industria del Senato e Attività produttive della Camera.
Una riflessione di carattere generale da parte del Ministro apre l’audizione sulle problematiche che il Mise dovrà affrontare. Anzitutto la difficoltà emergenziale, situazioni critiche che hanno trovato risposta nel Governo Conte e che il Ministero intende portare avanti e rafforzare. La seconda è l’opportunità che deriva dall’emergenza: un chiaro riferimento alla rivoluzione digitale, energetica ed ecologica che reinventerà il sistema economico. In merito Giorgetti dichiara: “Questa nuova sfida farà purtroppo una selezione naturale, farà morti e feriti. Ci saranno aziende che non ce la faranno altre che nasceranno. Quindi è uno sforzo affannoso di rincorsa quotidiana delle situazioni di crisi e dall’altro lato riuscire a immaginare le basi e le fondamenta per l’economia del futuro”.
Il contesto istituzionale è comunque complesso, dato che il Governo italiano sebbene disponga di alcune leve, le stesse sono comunque condizionate e devono essere coordinate sul piano europeo. Si tratta delle misure sulla concorrenza, come quella relativa agli aiuti di Stato che incontrano limitazioni sia in termini di normativa che di giurisprudenza comunitaria. Una questione che secondo Giorgetti va posta ora, una riflessione sulla contemporaneità di questa tipologia di regole altrimenti si corre il rischio di avere difficoltà a livello di concorrenza.
Sul tema Alitalia vengono chiesti chiarimenti dall’On. Manca (PD) e il tema degli aiuti di Stato è sollevato dal Sen. Croatti (M5S). Premettendo che le trattative sono ancora in corso Giorgetti risponde: “L’obiettivo del Governo è di provare a individuare un nuovo vettore di proprietà pubblica che sappia giocare un ruolo di soddisfacimento degli interessi nazionali ma anche di equilibrio economico-aziendale molto difficile da cercare in condizioni normali”. I fattori su cui convergono decisioni di governo nazionale e di livello europeo sono molti. Giorgetti puntualizza: “In questo senso più volte è stato richiamato, in questi giorni, il diverso trattamento riservato dall’Europa nei confronti di Alitalia”.
L’On. Mor (IV) pone il tema delle start-up, una questione importante su cui il Mise, secondo Giorgetti, ha un ruolo importante perché “deve far fermentare le innovazioni e la promozione delle idee, creando anche sedi di innovazione tecnologica”.
La verifica puntuale delle aree di crisi non complesse, soprattutto sotto il profilo della sburocratizzazione è la questione posta dal Sen. Ripamonti (Lega). In risposta la premessa di Giorgetti parte dallo scostamento di bilancio di oltre 40mld appena approvato “che dovrà garantire un trade-off tra equità e tempestività. Il rimborso per le attività credo che debba essere basato sulla diminuzione del risultato economico, questo garantirebbe una risposta equa rispetto al danno ricevuto”.
Giorgetti dichiara: “Sulle crisi aziendali da un lato c’è un impianto normativo che deve essere aggiornato. Ieri ho firmato una direttiva per la nomina dei commissari nelle amministrazioni straordinarie, altre valutazioni ulteriori farò su questo. Anche quello che non è amministrazione straordinaria ma che vive situazioni di crisi richiedono una nuova strumentazione. Anche su questo penso che ci debba essere un atteggiamento ragionevolmente critico sulla parte dell’UE”. Con la consapevolezza che le situazioni di crisi, derivanti da rivoluzione digitale, industriale, ecologica e ambientale, non si possono risolvere solo con l’ingresso dello Stato. Ma bisogna trovare un socio privato nel subentro ad aziende in difficoltà. Un approccio che necessita di condizioni favorevoli per gli investimenti privati.