Economia
Fumo elettronico: Dogane puntano su tracciabilità per massima sicurezza consumatori
Di Redazione
La produzione ed il consumo delle sigarette iniziò dopo la rivoluzione industriale. Gli studi che ne dimostrano gli effetti sono stati condotti a partire dalla seconda metà del XX secolo. Da quel giorno il mondo del tabacco ha avuto evoluzioni continue sia sul piano della ricerca che sul piano del consumo. Oggi possiamo dire di vivere nell’epoca in cui questa evoluzione porta il nome di sigaretta elettronica. Un settore in costante cambiamento ha le necessità di essere definito e normato in tutte le sue sfaccettature, nel caso delle e-cig questo procedimento è fondamentale.
Dalla volontà di definire un sistema normativo che consenta il tracciamento dei prodotti liquidi da inalazione a tutela sia del consumatore sia del gettito erariale nasce l’incontro tra ANAFE (Associazione Nazionale Produttori Fumo Elettronico aderente a Confindustria) e Marcello Minenna, Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Un dialogo costruttivo e proficuo, avvenuto nei giorni scorsi, durante il quale l'Associazione ha ribadito il totale allineamento con l’Agenzia rispetto al tema di un maggiore controllo sui prodotti anche attraverso l'introduzione dell'etichettatura con tassello fiscale.
“L’Agenzia ha dimostrato di tenere in massima considerazione il punto di vista e il know how di mercato degli operatori di settore” ha commentato il Presidente di ANAFE, Umberto Roccatti, che ha poi aggiunto: “Ringraziamo il Direttore Minenna, con il quale abbiamo condiviso importanti riflessioni e che ha dimostrato massima disponibilità nell'ascoltare le nostre istanze, nell'interesse di produttori, consumatori e non da ultimo dell’erario. Ribadiamo quindi l’assoluta necessità di intensificare tracciabilità e controlli attraverso sigilli fiscali, meglio se di nuova generazione (blockchain), cosa che Anafe caldeggia da anni”.
Sulle nuove proposte normative di riforma della fiscalità, invece, l'Associazione e l’Agenzia hanno convenuto sull'opportunità di attendere l’evoluzione del quadro normativo Europeo, che molto probabilmente verrà modificato dalla nuova Tobacco Excise Directive (TED), anche al fine di evitare il rischio di una nuova instabilità del mercato in ragione di quella che sarebbe l'ennesima riforma fiscale di settore.
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