Economia

Eni: Supply Chain Day, focus su competitività e strategia

07
Ottobre 2024
Di Ilaria Donatio

Un confronto su competitività, sviluppo sostenibile, strategia e il ruolo chiave che ricopre la filiera nel raggiungimento degli obiettivi di transizione energetica. Sono stati questi i temi al centro dell’Eni Supply Chain Day 2024 ‘Energies in Transition’, evento conclusivo di una serie di incontri con le imprese dei principali siti produttivi, che ha riunito più di 10.000 realtà fra rappresentanti istituzionali, grandi imprese, Pmi e startup. Oltre 200 aziende hanno partecipato in presenza presso il Complesso del Gazometro di Roma Ostiense e molte altre in streaming. 

A sintetizzare il senso di questa giornata è stato Costantino Chessa, Head of procurement di Eni: “Siamo al Gazometro, luogo per noi simbolo dell’innovazione e della transizione energetica, e abbiamo organizzato questo evento per rispondere a una esigenza dei nostri fornitori che hanno voluto capire meglio la strategia di Eni e le opportunità di business. Per affrontare le sfide che abbiamo davanti, – ha detto – abbiamo bisogno di tutte le migliori soluzioni che il mercato possa offrire e vogliamo che ogni nostro fornitore si senta protagonista all’interno di questo percorso e possa cogliere delle opportunità dalla nostra strategia”. “Siamo convinti che il settore energetico, che ha sempre svolto un ruolo centrale all’interno dell’industria, possa e debba continuare a farlo. Questa è la nostra sfida e possiamo vincerla solo collaborando insieme e facendo sistema”, ha aggiunto. 

Le cinque priorità per essere competitivi
Chessa ha poi spiegato che per essere competitivi bisogna puntare su 5 priorità in particolare: sicurezza, responsabilità, innovazione, internazionalità e competenze. “Chi saprà investire su queste dimensioni sarà in grado di essere più competitivo”, ha affermato e questo è quello che Eni chiede alle sue filiere. “Come Eni invece – ha proseguito – continueremo ad avere un approccio inclusivo e di sistema fornendo strumenti alle aziende che lavorano insieme a noi in particolar modo le piccole e medie imprese”. 

Un nuovo programma Eni per le aziende: “Energia di Filiera”
Negli ultimi anni Eni ha messo a disposizione “una piattaforma gratuita come Open-es per supportare lo sviluppo sostenibile delle aziende. Non abbiamo voluto farlo da soli, ma insieme ad altri partner industriali. Oggi di questa piattaforma fanno parte 25 mila aziende, 18 mila sono italiane”. Ma Eni, ha detto ancora, vuole fare qualcosa in più. “Lanceremo prossimamente un nuovo programma, ‘Energia di Filiera che integrerà i diversi strumenti forniti fino a ora, aggiungendone di nuovi. Sarà un programma che consentirà a tutte le aziende di Eni di avere a disposizione un check up per poter capire quelli che sono i punti di forza e le aree di miglioramento”. E per le aziende che vorranno candidarsi a questo programma “ci sarà la possibilità di essere supportate nello sviluppo di un business plan che vada a definire le azioni concrete e quali risorse il sistema finanziario richiede per attuarle”.

Freni: “Non possiamo non confrontarci con il tema della sostenibilità”
All’evento ha partecipato anche il sottosegretario del Mef, Federico Freni, che ha sottolineato come “la tematica della sostenibilità venga spesso declinata troppo in astratto e poco in concreto. Se non lo faremo in concreto, saremo tutti trascinati fuori strada”. 
Freni ha evidenziato che se vogliamo mantenere un livello di competitività e un tasso di crescita adeguati “non possiamo non confrontarci con il tema della sostenibilità. Dovremmo tutti riflettere su cosa non fare, perchè la sostenibilità del sistema finanziario è un driver obbligato della crescita di domani, ma anche di oggi. Serve a garantirci che domani sapremo mantenere il passo e che le nostre imprese non restino indietro. La sostenibilità – ha concluso – servirà a garantire il nostro futuro”.

Lavorare insieme
Chessa, nel corso dell’evento, ha spiegato più nel dettaglio le priorità su cui è necessario puntare per essere competitivi, con un’unica parola d’ordine “lavorare insieme”. “La strategia – ha detto – ci obbliga ad avere al nostro fianco aziende che siano solide, competitive e sostenibili e le sfide che abbiamo davanti poggiano su quelli che sono i successi che insieme siamo già riusciti a portare a casa”. Per lavorare sulla competitività le priorità dovranno essere “poche e chiare”: “Innanzi tutto la sicurezza e la salute per Eni è un valore irrinunciabile. E la sicurezza comprende anche la cybersecurity. Poi c’è l’etica di impresa: “Essere sostenibili garantendo anche ricadute sociali, economiche e ambientali”. Ancora sono necessarie aziende innovative: “Imprese che siano in grado di usare tutte le tecnologie disponibili e ci aiutino a svilupparne di nuove”. Non ultimo “aziende internazionali e in grado accompagnarci nei territori, integrandoci nei territori dove lavoriamo con politiche di local content”. “Queste 4 priorità – ha concluso Chessa – hanno un comune denominatore le competenze. Dobbiamo investire sul sapere e sulla conoscenza attraverso interventi di formazione che ci consentano di mantenere le competenze ai massimi livelli”. 

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