Economia

Cdm, ok al Def. Giorgetti: dobbiamo replicare la decontribuzione

09
Aprile 2024
Di Giampiero Cinelli

Quest’anno il pil crescerà dell’1%, il deficit sarà al 4,3%, il debito in rapporto al pil dovrebbe rimanere stabile al 137,8%, per poi aumentare al 138,9% nel 2025 e al 139,8% nel 2026. Questi i punti chiave del Def, il Documento di economia e finanza, propedeutico alla prossima legge di bilancio, che il governo ha approvato in Consiglio dei ministri.

Se il debito pubblico nel suo stock nei prossimi due anni aumenta il governo è fiducioso però sul contenimento del saldi di bilancio annuali: il Def indica che il deficit si ridurrà al 3,7% nel 2025, al 3% nel 2026 e al 2,2% nel 2027. Ciò quanto indicato nel quadro tendenziale, ovvero nella previsione dell’andamento macroeconomico, senza ancora considerare il quadro programmatico, ovvero i risultati conseguenti alle azioni di governo.

«Il termine per la presentazione del nuovo Def, il programma strutturale fiscale, è stabilito per il 20 settembre, ma è nostra volontà presentarlo anche prima, quando saranno disponibili tutti gli elementi, a partire dalla traiettoria tecnica prevista per la metà del mese giugno dalla Ue. Questo Def tiene conto delle decisioni, della rivoluzione delle regole bilancio fiscali in sede europea. Mancano le disposizioni attuative, le istruzioni per costruzione il percorso», ha detto il ministro dell’economia Giorgetti in conferenza stampa.

Giorgetti ha ribadito come a suo avviso sul peso del debito influisca il superbonus, che verrà smaltito dal 2026, e non esclude di lavorare a una proroga sui tempi del Pnrr, che finisce anche questo nel 2026. «Io la proposta l’ho già portata, mi consigliano di non insistere io invece insisto», ha dichiarato il ministro. Ad ogni modo è intenzione dell’esecutivo rinnovare le misure sul fisco anche nel 2025. «La decontribuzione che scade nel 2024, intendiamo assolutamente replicarla nel 2025, questo è il vero obiettivo che ci poniamo quando andremo a definire il Programma strutturale».

Così Giancarlo Giorgetti in merito ai crediti edilizi: «Sul superbonus adesso tiriamo una riga, abbiamo i dati definitiviQuello che non cessa adesso è l’operazione di verifica e controllo sulla bontà di questi crediti che ha già portato ad oggi a circa 16 miliardi di crediti annullati e sequestrati a vario titolo. Questa operazione di verifica della bontà dei crediti vantati o dichiarati tali presso lo Stato continuerà e credo sia una delle parti più importanti dell’attività di verifica e accertamento fiscali che deve fare lo Stato».

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