Il drago debito pubblico sputa fuoco sempre più dannoso. Non solo ha raggiunto la cifra record di 2373,3 miliardi di euro e nel solo mese di aprile è cresciuto di 14,8 miliardi di euro. Continua a nascondere dentro di sé interessi che si accumulano e fanno male alle casse dello Stato. Gli interessi sul debito pesano circa 65 miliardi di euro l'anno sui conti pubblici dell'Italia. Per intenderci stiamo parlando di quasi il 3,5% del nostro Pil. Una cifra che se risparmiata consentirebbe all'economia di rifiatare immediatamente. Ma i debiti si pagano, e se il debito continuasse a crescere a questo ritmo, di pari passo continuerebbero a crescere gli interessi da pagare. Ma chi produce più debito in Italia? Ad Aprile le amministrazioni centrali hanno accumulato debito per 13,9 miliardi su un totale di 14,8 miliardi di euro. Si tratta del 94% del totale dell'aumento. E' dunque lo Stato centrale (molto più che le Amminsitrazioni Locali o gli Enti di previdenza) che sta producedo debito. Mentre le entrate dello Stato sono aumentate nei primi 4 mesi del 2019 di solo lo 0,9%.
Il debito pubblico italiano è per quasi un terzo (32,5%) in portafogli titoli di soggetti esteri. E secondo i calcoli del Codacons pesa per oltre 90mila euro (93488 per la precisione) su ogni nucleo familiare italiano. Gli interessi sul debito non possono che essere finanziati dalle tasse imposte ai cittadini, e questa è una delle ragioni per cui la tassazione in Italia risulta tra le più alte al mondo.
Se il Pil continuasse a non salire (stagnante da tempo intorno allo zero) e le tasse sono annunciate in netta discesa grazie alla Flat Tax promessa da Salvini e Di Maio, chi pagherà gli interessi sul debito?