Economia

Dall’Ucraina alla Cina, cosa è accaduto al G7 Finanze di Stresa

27
Maggio 2024
Di Ilaria Donatio

Maggiore sostegno all’Ucraina e progressi sull’utilizzo degli extraprofitti sui beni russi congelati, stallo sulla risposta da dare al problema della sovracapacità cinese. È il bilancio del G7 delle Finanze dopo la due giorni di Stresa che ha riunito in riva al Lago Maggiore i ministri e i governatori di banche centrali dei paesi più industrializzati. 

Risultati in chiaroscuro, dunque, dovuti anche alla vicinanza con il vertice – ormai prossimo – dei capi di governo, che si terrà in Puglia a metà giugno e che trarrà le conclusioni su alcuni temi.

Asset russi congelati fino al pagamento danni a Ucraina
“Stiamo facendo progressi nelle nostre discussioni su possibili strade per anticipare i profitti straordinari derivanti dall’immobilizzazione dei beni sovrani russi a vantaggio dell’Ucraina, in conformità con il diritto internazionale e i nostri rispettivi sistemi giuridici”, afferma il comunicato conclusivo del G7 delle Finanze.

L’obiettivo è di coprire ancora per 2 o 3 anni il Gap del bilancio dell’Ucraina, spiega Giorgetti: “Non le spese militari, ma il gap di Bilancio. La proposta su cui lavoriamo è flessibile e pragmatica”.

Secondo il documento “c’è la prospettiva di presentare opzioni per fornire sostegno finanziario aggiuntivo all’Ucraina ai nostri leader in vista del vertice pugliese di giugno. Ribadiamo che, in linea con i nostri rispettivi sistemi giuridici, le attività sovrane della Russia – che ammontano a circa 300 miliardi in totale – nelle nostre giurisdizioni rimarranno immobilizzate finché la Russia non pagherà i danni causati all’Ucraina”.  Il concetto chiave – per non violare il diritto internazionale – è che ad essere usati per aiutare Kiev non sono i beni russi, ma solo gli exraprofitti che quei beni generano. Non si tratta di confiscare i beni di uno Stato, in gran parte i titoli della banca centrale russa, ma di usare i profitti che producono. 

L’accordo non può essere ancora finalizzato, ha detto nella conferenza stampa conclusiva il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti “perché ci sono problemi di tipo tecnico e legale significativi”. Per la gestione del fondo di prestito all’Ucraina alimentato con i proventi degli asset russi, dunque, “potrebbe nascere un veicolo ad hoc, sempre con l’obiettivo di garantire fondi all’Ucraina nei prossimi anni. La Banca Mondiale è una delle opzioni“.

Stallo sulla Cina: serve cooperazione contro politiche distorsive
Riguardo alla Cina, dopo gli appelli a mantenere un fronte unito, venuti venerdì dal commissario Ue Gentiloni, e dal ministro francese Bruno Le Maire, Giorgetti ha dovuto constatare come “i paesi del G7 hanno punti di vista diversi su come affrontare il tema della sovracapacita’. 

È evidente che le posizioni assunte dagli Usa hanno effetti collaterali sui nostri mercati – ha spiegato – la conclusione comune è che occorre avere una cooperazione, uno scambio di vedute su come affrontare questa vicenda e le possibili ritorsioni della Cina”.

 Sulla global tax, invece, tema di competenza più del G20 che del G7 vista la portata mondiale, “siamo purtroppo a un punto quasi morto, dobbiamo alimentare la speranza”. “La deadline di giugno – dice Giorgetti – rischia di essere in qualche modo valicata, c’e’ una riserva dell’India e della Cina”. 

L’altro tema sul tavolo era l’IA: i paesi del G7 si impegnano nella discussione per arrivare ad una “visione comune” sull’intelligenza artificiale, su come sfruttarne il potenziale monitorando e mitigando da vicino “gli effetti e i rischi avversi”. Lo si legge nel comunicato finale del G7 di Stresa redatto sotto la regia della presidenza italiana. 

Buone notizie dal fronte economico
Come affermato dal governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nella conferenza stampa finale, “ci sono prospettive di ripresa dell’economia non eccezionale, ma diffusa a livello mondiale. Abbiamo espresso soddisfazione per come ha mostrato resistenza alle restrizioni monetarie”. 
Panetta ha confermato che “l’inflazione sta diminuendo e si torna a una situazione di stabilità dei prezzi. È una tendenza di fondo comune – ha detto – i rincari energetici sono stati assorbiti, l’inflazione sta rientrando in modo uniforme, in Europa siamo più avanti, ma c’è un andamento di fondo comune”. 

Ottimismo sul ribasso dei tassi
“Ci sono le condizioni per l’adeguamento della politica monetaria”, ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, al termine del G7 di Stresa “è emerso un consenso generale sul taglio dei tassi, ma decidiamo riunione per riunione”. “Adesso finalmente questo consenso si è ampliato – aggiunge – e anche coloro che avevano più riserve sulla necessità di adeguare l’evoluzione monetaria stanno convergendo sulla decisione”.