Economia

Corte dei Conti, si apre l’anno giudiziario 2025 alla presenza di Mattarella

14
Febbraio 2025
Di Ilaria Donatio


Le sfide sul fronte dell’economia e della gestione dei Conti pubblici, l’incerta evoluzione del quadro macroeconomico, l’esigenza di un più attento utilizzo delle risorse pubbliche. E poi, la Corte che agisce come “rete di protezione per le risorse pubbliche” e come “cuore della legalità finanziaria”. Sono solo alcuni dei passaggi contenuti nella relazione sull’attività dell’Istituto nel 2024, tenuta dal presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.

Accanto al Capo dello Stato e al presidente della Corte, sono intervenuti alla cerimonia – che si è svolta nell’Aula delle Sezioni riunite – anche il procuratore generale, Pio Silvestri, e il presidente del Consiglio nazionale forense, Francesco Greco.

Le sfide su economia e conti: il sentiero è stretto
“In un contesto caratterizzato da ampi e delicati confronti politico-economici a livello globale e interno”, ha sottolineato il presidente della Corte, “l’incerta evoluzione del quadro macroeconomico e l’incalzare di emergenze geopolitiche richiamano la necessità di rispondere, con tempestività, alle sfide sul fronte dell’economia e della gestione dei Conti pubblici”. Le esigenze di “un sempre più attento utilizzo delle risorse pubbliche e la scelta delle priorità”, “esposte alle intemperie di una fragile congiuntura economica e sociale”, “devono trovare un proficuo bilanciamento all’interno di un sentiero molto stretto, rivolto a garantire il percorso di riequilibrio dei Conti e un graduale rientro del rapporto debito-Pil”.

Corte dei Conti rete protezione per risorse, cuore legalità
“Siamo tutti chiamati a proseguire, con fermezza, sulla strada dell’efficiente ed efficace attuazione delle riforme e degli investimenti, previsti dai programmi di rilancio dell’economia produttiva e del lavoro post pandemici e, soprattutto, dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)”, ha proseguito Carlino. Ciò consentirà di “eliminare ostacoli e intervenire sulle difficoltà strutturali della nostra economia”. Poi ha sottolineato che “a tale risultato contribuisce la Corte dei conti che “costituisce una salta rete di protezione per le risorse pubbliche: la Corte dei conti è il cuore della legalità finanziaria – ha sottolineato Carlino -; essa vigila sulla puntuale destinazione delle risorse pubbliche e su chi ha la responsabilità di amministrarle. Si tratta di un ruolo cruciale per la democrazia, ampiamente delineato dalla Corte costituzionale in numerose pronunce”.

Serve più chiaro perimetro colpa grave
Carlino ha poi invitato ad una “attenta riflessione” su alcune proposte di riforma che interessano la Corte: “In materia di responsabilità erariale, potrebbe, invece, risultare utile una più chiara definizione del perimetro della colpa grave, al fine di ridurre le incertezze interpretative e uniformare le prassi giurisprudenziali”.

“Senza alterare la natura risarcitoria della responsabilità erariale”, ha dunque evidenziato “sarebbe altresì opportuno disciplinare più adeguatamente l’istituto del potere riduttivo” e “un ulteriore intervento utile potrebbe riguardare i cosiddetti riti speciali (abbreviato e monitorio), mediante l’introduzione di presupposti più agevoli per una definizione alternativa del giudizio, che consenta una conseguente mitigazione del carico risarcitorio”. “Queste – ha sottolineato Carlino – potrebbero essere le direttrici di una riforma improntata a consolidare il ruolo costituzionale della Corte dei conti, cui dovrebbero accompagnarsi l’auspicata semplificazione normativa, nonché investimenti mirati alla valorizzazione dei funzionari e dirigenti pubblici, ai quali è chiesto di operare con competenza, oculatezza e diligenza, nel rispetto dei principi di legalità, efficacia ed efficienza”.

Nel 2024 esaminati oltre 21mila provvedimenti Pa
Nell’ambito del controllo preventivo di legittimità, il presidente della Corte dei Conti ha poi dato alcune cifre: “Oltre 21mila sono stati i complessi provvedimenti delle amministrazioni centrali esaminati nel 2024, di cui circa 1600 relativi al Pnrr. Nonostante l’incremento degli atti pervenuti al controllo, il tempo medio impiegato per il relativo esame è stato pari a circa ventidue giorni, ben al di sotto dei sessanta previsti dalla legge”.

“Attraverso il controllo preventivo di legittimità, che stimola processi di autocorrezione e doverose misure di autotutela volte a rimuovere le irregolarità, assicuriamo che il percorso dell’azione amministrativa si muova in piena conformità alla legge”, ha detto Carlino. Illustrando l’attività della Corte, Carlino ha anche evidenziato come la presenza della Corte sul territorio sia “la bussola che orienta le regioni e gli enti locali verso la rotta migliore, contrastando deviazioni che porterebbero a sprechi o inefficienze”.

Procuratore C.Conti: un errore restringere la responsabilità erariale
“La Corte costituzionale ha sottolineato come il perseguimento della responsabilità amministrativa funzioni da deterrente rispetto al dispregio della cosa pubblica, per cui sarebbe un errore restringere gli spazi della responsabilità erariale; infatti, senza superare le difficoltà dell’azione amministrativa, si finirebbe per disincentivare l’attività di quegli amministratori e funzionari pubblici che lavorano costantemente per il bene comune”. Così, nel proprio intervento, il Procuratore generale della Corte dei Conti Pio Silvestri all’inaugurazione dell’anno giudiziario. “Bisogna quindi trovare il giusto equilibrio negli interventi normativi”, ha aggiunto.

Recuperati oltre 407 milioni in 2020-2024
“È importante segnalare”, ha proseguito il Procuratore generale, “anche per contrastare una narrazione non corretta, che nell’anno trascorso è assai significativo il dato delle somme recuperate all’erario, in crescita rispetto al 2023, che si attesta a 133.013.470,96 euro (di cui 79.389.633,92 derivanti da sentenze di condanna, più del doppio rispetto ai 36.417.641,10 euro del 2023). Nel quinquennio 2020/2024 le somme recuperate ammontano complessivamente ad euro 407.682.310,83”.

L’attività delle procure, condizionata da scudo erariale
“L’attività istruttoria delle Procure regionali, comunque condizionata dalla perdurante vigenza del cosiddetto ‘scudo erariale'”, ha detto il Procuratore generale della Corte dei conti, “è sfociata nell’instaurazione di 986 giudizi in materia di responsabilità, oltre a 832 istanze per resa di conto. In relazione alla tutela del credito delle Amministrazioni pubbliche le Procure regionali hanno richiesto 28 sequestri conservativi e formulato 6 reclami”.

“Anche nel 2024 le Procure regionali sono state impegnate nell’esame delle numerosissime denunce di danno pervenute dalle stesse pubbliche amministrazioni oltreché da privati, da altri plessi magistratuali e dagli uffici di controllo. Il totale delle denunce è di 47.739 a fronte delle quali sono stati adottati 18.097 provvedimenti di archiviazione immediata”, ha detto Silvestri. “Credo di poter dire – ha aggiunto – che il sistema delineato dal codice di giustizia contabile funziona bene e, pur se ovviamente suscettibile di miglioramento, risponde, da un lato, alle richieste di legalità che provengono dai cittadini e dalle stesse amministrazioni, evitando, dall’altro, pregiudiziali valutazioni negative sull’operato di amministratori e funzionari pubblici”. 

“La ripresa dei lavori parlamentari è stata caratterizzata dalla riformulazione di alcune delle previsioni contenute nella proposta di legge”, ha dunque concluso Silvestri, tuttavia “auspico che il Parlamento possa ancora valutare positivamente alcune istanze, relative sia al merito che al metodo di approvazione della riforma, formulate con l’unico intento di pervenire ad un testo che consenta alla Corte il pieno esercizio delle sue prerogative nel rispetto di quei canoni indicati nella sentenza del Giudice delle leggi”, ha detto.

“In questo senso e con l’intento di trovare il giusto equilibrio tra diverse esigenze, proprio dinanzi alle commissioni parlamentari, ho ribadito che il rafforzamento dei poteri di coordinamento del Procuratore generale non può essere perseguito a scapito del principio di indipendenza sancito dall’art. 108 della Costituzione“, ha aggiunto. “Tutto ciò non toglie la necessità di adeguare anche gli istituti della responsabilità amministrativa ad un contesto mutato – ha proseguito – che abbisogna di maggiori certezze e garanzie per l’agire pubblico, senza dimenticare che la nostra Pubblica Amministrazione necessita di un rinnovato impegno per la migliore selezione e formazione dei funzionari e dirigenti che operano in un quadro normativo multilivello spesso caotico e con risorse non sempre adeguate al fabbisogno”. 

Impegno per deterrenza frodi Assegno inclusione
Nello scorso anno, le Procure regionali hanno riscontrato “irregolarità nella erogazione di contributi a titolo di Reddito di Cittadinanza, a seguito di presentazione di falsa documentazione da parte dei richiedenti, così come di irregolare ammissione al contributo”, ha spiegato Silvestri, aggiungendo che “sul punto, oltre a perseguire i più significativi casi di truffa all’Inps, particolare attenzione continua ad essere posta a quei fenomeni corruttivi o di mala gestione che vedono coinvolti funzionari pubblici indagati per le condotte determinative dello sviamento delle risorse pubbliche, per averle attribuite in capo a soggetti privi dei requisiti prescritti dall’ordinamento”. Inoltre, ha evidenziato, “ancora numericamente rilevanti sono le istruttorie che riguardano i contributi per l’efficientamento energetico erogati dal Gse, con cui sono stati incrementati gli incontri per rafforzare la collaborazione tesa al recupero degli indebiti”.

“Tali truffe”, ha detto, ledono sia l’interesse della pubblica amministrazione ad incentivare corretti sistemi di risparmio energetico, che l’interesse dei consumatori a non veder rincarare le bollette per oneri mai sostenuti. Il fenomeno ‘plurioffensivo’ presenta una dimensione finanziaria consistente (talora di milioni di euro), rispetto alla quale – purtroppo – si registrano spazi non ampi di concreto recupero dei danni erariali riconosciuti, tenuto conto che buona parte delle aziende coinvolte risultano fallite, o comunque incapienti”. 

Greco: Per Pa sfide impegnative innovazione, ambientali, energetiche
“Le Pubbliche Amministrazioni sono chiamate ad affrontare le sfide impegnative determinate dalle innovazioni tecnologiche e digitali, energetiche e ambientali”. Lo ha detto il presidente del Consiglio nazionale forense, Francesco Greco: “Del resto, le risorse pubbliche per affrontare questi nuovi scenari, con le relative difficoltà, sono sempre limitate, nonostante l’impiego dei fondi del Pnrr anche in ragione del ritorno ai vincoli di finanza pubblica dopo la sospensione determinate dall’emergenza sanitaria così come recentemente modificate dalla riforma della governance europea”, ha aggiunto. “Nel quadro complesso evocato, fatto di sfide ma anche di opportunità e rinnovamento, la Corte dei conti, garante della corretta gestione delle risorse pubbliche come bene pubblico, non può considerarsi estranea al processo di cambiamento”. 

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