Economia
L’artigianato artistico è Made in Italy: la CNA chiede più supporto
Di Giampiero Cinelli
Completare l’attuazione della legge sul Made in Italy per valorizzare l’artigianato artistico. È questa la richiesta avanzata dalla CNA in occasione del convegno “Handmade in Italia, radici e innovazione tra cultura e progetto”, svoltosi presso l’Auditorium CNA Nazionale. L’evento ha visto la partecipazione di numerose personalità istituzionali e rappresentanti del settore, tra cui la sottosegretaria al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni, la presidente di CNA Artistico e Tradizionale Elena Balsamini e il presidente nazionale di CNA Dario Costantini.
L’Importanza dell’artigianato per la crescita del Paese
Nel corso del convegno, la sottosegretaria Borgonzoni ha evidenziato il valore strategico delle imprese della filiera culturale e creativa: «Per il Ministero adoperarsi con ogni strumento a disposizione per sostenerla e promuoverla anche a livello internazionale rappresenta una priorità assoluta». Ha poi aggiunto che il consolidamento del settore è essenziale non solo per l’aspetto artistico, ma anche per quello imprenditoriale, in quanto «significa riconoscere il talento e la creatività degli artigiani e degli artisti che vi operano, che sono custodi dello straordinario bagaglio culturale espressione dei nostri territori e delle tradizioni che li caratterizzano, veri maestri le cui realizzazioni fondono abilità antiche e senso della sperimentazione».
La Legge sul Made in Italy e le attese per i decreti attuativi
Sul piano normativo, la presidente Balsamini ha accolto con favore la legge sul Made in Italy, sottolineando in particolare l’introduzione della definizione di “impresa culturale creativa” e la creazione di una sezione dedicata nel registro delle imprese. Tuttavia, ha evidenziato l’importanza di completare il quadro normativo con l’emanazione di due decreti attuativi, necessari per la definizione del Piano Nazionale Strategico e per l’erogazione di contributi pari a tre milioni di euro l’anno, destinati a valorizzare il Made in Italy.
«Mi preme qui sottolineare – ha proseguito Balsamini – come finora abbiamo lavorato nella piena consapevolezza del valore della filiera e continueremo sulla strada intrapresa, al fianco delle imprese culturali e creative».
Gli Investimenti per lo sviluppo del settore
Nel corso del convegno sono stati illustrati anche gli investimenti già previsti per il settore dell’artigianato artistico. Tra questi, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che ha stanziato 155 milioni di euro per progetti di sviluppo, e il Programma Nazionale Cultura 2021-2027, che prevede oltre 151 milioni di euro per le imprese operanti nel Mezzogiorno. Inoltre, tra le misure della legge sul Made in Italy, è stato confermato un investimento di tre milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2033.
La sinergia tra istituzioni e artigiani
Il presidente CNA, Dario Costantini, ha ribadito il ruolo storico dell’artigianato artistico nel panorama economico e culturale italiano, sottolineando il legame che unisce le botteghe rinascimentali alla modernità del marchio Made in Italy: «Alimentando un’abitudine al bello e al ben fatto, l’artigianato artistico rappresenta il motore fondamentale per un’economia di qualità».
Costantini ha infine evidenziato come la collaborazione tra istituzioni e artigiani sia fondamentale per garantire un futuro all’handmade italiano, valorizzando qualità e creatività: «Una sinergia tra istituzioni e artigiani è la chiave per dare una prospettiva all’handmade italiano, valorizzando qualità e creatività».
