Economia
Cdp: 2022 anno da record per investimenti e risorse
Di Giuliana Mastri
Per Cassa depositi e prestiti il 2022 sorride. La società a maggioranza pubblica guidata da Giovanni Gorno Tempini ha chiuso il bilancio con un utile netto di 2,5 miliardi. In crescita rispetto ai 2,4 miliardi registrati nel 2021. Per quanto riguarda l’utile netto consolidato la cifra è pari a 6,8 miliardi di euro (5,3 miliardi nel 2021). Il risultato, fa sapere il gruppo, è aumentato grazie ai risultati di alcune partecipate. Il presidente di Cdp ha giudicato il 2022 come «anno record in termini di risorse e di investimenti attivati».
Nel bilancio Cdp conta investimenti attivati in aumento a circa 80 miliardi di euro (35 miliardi nel 2021, +126%), con un effetto leva di 2,6 volte le risorse impegnate. Le risorse impiegate ammontano a 30,6 miliardi. Il Gruppo ha contribuito alla gestione di 1,5 miliardi per conto della Pubblica Amministrazione, per progetti inclusi anche nel Pnrr e continuerà a convogliare risorse nel supporto delle filiere strategiche, le filiere di approvvigionamento e l’innovazione. Così come nel supporto alle imprese.
La raccolta del risparmio
I crediti sono in aumento a 120 miliardi di euro (114 miliardi nel 2021, +5%), principalmente in virtù dei finanziamenti alle imprese. Il risparmio postale è pari a 281 miliardi di euro, stabile rispetto ai livelli del 2021, mentre la raccolta da banche e clientela è a 73 miliardi, in riduzione rispetto a fine 2021 a causa della citata contrazione degli stock di raccolta e impieghi di breve termine nella seconda parte dell’anno, la raccolta obbligazionaria è di 17 miliardi.
Il patrimonio netto, a 25,7 miliardi, è in crescita rispetto a fine 2021 (+2%) grazie all’utile maturato nell’esercizio, che ha più che compensato l’impatto dei dividendi distribuiti e la riduzione delle riserve relative alle attività finanziarie valutate a fair value.
Soddisfazioni
«Anche quest’anno Cassa depositi e prestiti – ha detto il presidente Gorno Tempini – ha confermato il suo ruolo chiave per lo sviluppo sostenibile del Paese, con un impiego di risorse e un contributo alla crescita senza precedenti. In uno scenario complesso, il Gruppo Cdp è intervenuto per rispondere alle necessità del tessuto produttivo e degli enti territoriali. Il nostro contributo alla crescita italiana ha toccato l’1,7% del Pil, un valore aggiunto generato dagli oltre 30 miliardi messi a disposizione di imprese, amministrazioni pubbliche e progetti infrastrutturali».
Alcune smentite
L’Ad Dario Scannapieco ha smentito totalmente le voci di una quotazione di Cdp Equity, il quale poi ha parlato del nodo degli attacchi Cyber: «Problemi si sono riscontrati nel periodo di attività sul piano della sicurezza. Dopo l’inizio della guerra, siamo stati oggetto di una sgradita attenzione per quanto riguarda gli attacchi cyber, che sono sono stati oltre 640.000 nel 2022».