Economia

Bitcoin ai massimi, lo zampino di Trump

18
Novembre 2024
Di Giampiero Cinelli

Tempi molto buoni per il Bitcoin, la cui morte viene costantemente annunciata e poi smentita. Stamattina la criptovaluta più importante è in rialzo a quota 91.692 dollari (ore 10:12) e si avvicina alla soglia psicologica dei 100.000 dollari.

Nell’ultima settimana Bitcoin ha superato a più riprese i suoi massimi storici; i 75.000 dollari raggiunti il 6 novembre erano già considerati un traguardo importante, ma la quotazione è cresciuta ancora. Del resto la partecipazione degli investitori si vede crescente, sia per la parte istituzionale che per quella retail, con la capitalizzazione di mercato che ha raggiunto i $1.700 miliardi per la prima volta dalla nascita di Bitcoin.

A influire sul momento positivo sicuramente la diffusione degli abbastanza recenti ETF con sottostante la criptovaluta (specialmente quelli prodotti da BlackRock). Gli analisti evidenziano infatti un picco di posizioni long sui future di Bitcoin, che hanno raggiunto i 2,8 miliardi di dollari a un livello di prezzo di $90.000. Questo forte interesse all’acquisto nei mercati spot e future riflette un alto livello di fiducia.

E nessuno ha dubbi che la situazione sia stata anche favorita dalla vittoria di Donald Trump, che sulle criptovalute non sembra avere particolari antipatie. Al contrario, in alcune dichiarazioni il nuovo presidente Usa ha promesso di rendere gli Stati Uniti la capitale mondiale delle criptovalute, con una regolamentazione che favorisce la crescita del settore. Peraltro, l’offerta disponibile di Bitcoin è stata ridotta e questo porta tradizionalmente a un incremento del prezzo nei mesi successivi.

In Italia, invece, il sentiment è molto meno entusiastico. Oltre all’attenzione alla regolamentazione, il via libera alla Legge di Bilancio potrebbe portare la tassazione sulle plusvalenze da criptovalute al 42%. Molti attori del settore finanziario non sono d’accordo e chiedono di creare un ambiente favorevole a questi strumenti, sicuri del fatto che anche il prossimo anno sarà fruttuoso.