Economia
Bilanci 2024: Terna, Poste e Unicredit chiudono con soddisfazione
Di Giuliana Mastri
Siamo nel pieno della stagione delle assemblee societarie e in questi giorni di fine marzo 2025 si approvano importanti bilanci, come anche quelli di Terna, Poste Italiane e UniCredit. Valutare i risultati dell’ultimo anno e tracciare le linee strategiche future è oggi ancora più importante in un contesto economico che continua a essere segnato da incertezze globali.
Partiamo da Terna, l’operatore che gestisce la rete di trasmissione elettrica italiana. L’assemblea degli azionisti, fissata in data odierna ha attirato l’attenzione per l’approvazione del bilancio 2024, un anno che si preannuncia positivo grazie agli investimenti nella transizione energetica e alla gestione della rete in alta tensione. I numeri preliminari suggeriscono ricavi in crescita, spinti dalla domanda di energia sostenibile e dai progetti legati al PNRR. La votazione si è svolta senza particolari intoppi, con gli azionisti che hanno espresso un ampio consenso alla proposta del consiglio di amministrazione. Sul tavolo anche la distribuzione di un dividendo, che fonti vicine all’azienda descrivono come “in linea con le attese”, confermando la solidità finanziaria di Terna e la sua capacità di generare valore per gli investitori.
Passando a Poste Italiane, l’assemblea per il bilancio 2024 si è tenuta il 26 marzo 2025, in un clima di grande interesse per il ruolo dell’azienda nel panorama economico italiano. Poste ha chiuso l’anno con risultati che evidenziano la forza del suo modello di business diversificato, che spazia dai servizi postali a quelli finanziari e assicurativi. La votazione sul bilancio (utile di 2 miliardi, +4,1%) ha visto una partecipazione significativa degli azionisti, con un’approvazione quasi unanime. Il management ha sottolineato il contributo delle attività digitali e l’espansione nei servizi di pagamento, che hanno compensato il calo fisiologico della corrispondenza tradizionale. Anche qui, il dividendo proposto ha soddisfatto le aspettative, rafforzando la fiducia nel titolo, che rimane un punto di riferimento per gli investitori istituzionali e retail.
UniCredit, invece, ha catalizzato l’attenzione con la sua assemblea di oggi. La banca guidata da Andrea Orcel ha presentato un bilancio 2024 che riflette una performance robusta, con ricavi netti superiori ai 23 miliardi di euro e un utile netto in linea con l’anno precedente, nonostante una lieve flessione del margine di interesse. La votazione si è concentrata non solo sull’approvazione del bilancio, ma anche sull’aumento di capitale a servizio dell’offerta pubblica di scambio su Banco BPM, un’operazione che potrebbe ridisegnare il settore bancario italiano. Gli azionisti hanno dato il via libera con una maggioranza schiacciante, segno della fiducia nella strategia di Orcel. Il dividendo per azione, previsto in crescita, ha ulteriormente consolidato l’appeal del titolo.
Tre assemblee di successo, accompagnate da politiche di dividendi che premiano gli azionisti e da strategie che guardano al futuro, dalla sostenibilità di Terna alla digitalizzazione di Poste, fino alla crescita ambiziosa di UniCredit. Un segnale positivo per Piazza Affari e per l’economia italiana nel suo insieme.
