Economia
Bce, presto nuovi strumenti contro la crisi
Di Giuliana Mastri
Nessuno vuole un’altra grande crisi. Nuovi strumenti a beneficio delle nazioni più indebitate, tra cui Italia, Grecia e Spagna, per contrastare la frammentazione finanziaria nel sud-Europa. Quanto emerge dalla riunione straordinaria della Bce svolta oggi alle 11 e durata due ore. In particolare, l’istituto di Francoforte sta approntando il reinvestimento dei titoli giunti a maturazione acquistati nel programma anti-pandemico, che ammonta a 1,7 miliardi di euro. Programma che ufficialmente cessa il primo luglio.
Una scelta obbligata per evitare il deja-vu di dieci anni fa, quando ci fu la famosa crisi dei debiti sovrani, attraverso cui lo scenario politico italiano cambiò radicalmente. I governatori si erano riuniti dopo aver osservato massicce vendite di titoli inaspettate. Il btp decennale italiano si attestava al 4,17% stamane. Probabilmente perché gli investitori finanziari avevano giudicato poco dettagliata la comunicazione di Christine Lagarde riguardo al rialzo dei tassi e al ritorno alla gestione ordinaria, valutando troppo compiacente la politica verso i paesi ad alto debito e allo stesso tempo facendo pensare che sarebbero stati lasciati a loro stessi.
«Il Consiglio direttivo ha deciso di conferire mandato ai pertinenti Comitati dell’Eurosistema insieme ai servizi della BCE per accelerare il completamento della progettazione di un nuovo strumento anti-frammentazione all’esame del Consiglio direttivo», è stato dichiarato dopo l’assemblea. Il capo della banca centrale olandese Klaas Knot ha affermato che i responsabili politici hanno chiesto al personale della BCE di lavorare a un ritmo accelerato sul nuovo strumento nel caso in cui i reinvestimenti a sud non fossero sufficienti. Infatti serpeggia ancora il malumore tra gli addetti ai lavori, desiderosi di maggiori informazioni sul piano. «Non sappiamo se basterà, dipende da come risponderanno i mercati. Ma se non sarà abbastanza, state certi che siamo pronti», ha detto Knot. Il suo omologo slovacco, Peter Kazimir, ha affermato che è ancora prematuro discutere i dettagli di come sarebbe un nuovo strumento.
Il sostegno finanziario, come prescrive lo statuto della Bce, non dovrebbe comunque applicarsi con finanziamenti diretti, ma con acquisti sul mercato secondario. E la riunione di oggi serve anche a far guadagnare tempo ai governi per vedere come il mercato si comporta.
Le borsa italiana è risalita e lo spread è sceso dopo l’annuncio, con il Btp che cala sotto il 4%. C’è attesa per i particolari dello scudo anti-spread, da affiancare ai reinvestimenti dei titoli in scadenza che già erano stati promessi. Di più si saprà il 21 luglio nel prossimo board. Intanto negli Stati Uniti si prospetta proprio oggi un nuovo aumento dei tassi e si tratta sempre di un fattore destabilizzante quando non va in armonia con il tragitto europeo, stante un regime di libera circolazione di capitali.