Economia

B7, Urso: garantire approvvigionamenti materie prime per essere autonomi

14
Marzo 2024
Di Ilaria Donatio

Il G7 dell’Industria, Tecnologia e Digitale che si tiene oggi e domani a Verona e Trento apre di fatto l’agenda della presidenza italiana del G7. Al centro della due giorni ci sono alcuni dei temi più sfidanti per le imprese, per le economie dei Paesi coinvolti e per le loro politiche industriali.

Tre le aree di discussione proposte dall’Italia: applicazione dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie emergenti al tessuto industriale; sicurezza e resilienza delle catene di approvvigionamento e delle reti (in particolare con un focus sui semiconduttori, sulle politiche e sulle strategie da adottare per creare un coordinamento che riduca la dipendenza da Paesi terzi) e infine sviluppo digitale sostenibile e inclusivo a livello globale, con particolare attenzione all’Africa, in linea con il Piano Mattei.

Il B7 di Confindustria: “Leading the Transitions Together”
A precedere il G7 vero e proprio è stato, ieri, a Verona il B7 di Confindustria, forum di cooperazione intergovernativo dei sette Paesi più industrializzati: 260 invitati per conto di imprese, associazioni, istituzioni e portatori d’interesse. Ben 84 le aziende presenti (con 160 rappresentanti): 54 italiane e 30 straniere. 

Confindustria ha affidato la presidenza del B7 a Emma Marcegaglia, già presidente della Confederazione. L’obiettivo del gruppo è quello di formulare proposte e raccomandazioni alle presidenze di turno per affrontare le principali sfide dell’agenda economica globale.

È la terza volta, dopo il 2009 e il 2017, che Confindustria assume la guida del B7. Il B7 non si sovrappone all’agenda del G7, ma la integra con raccomandazioni sui temi maggiormente rilevanti per il mondo delle imprese. Il claim del B7 Italy 2024 recita “Leading the Transitions Together” per indicare una fase dello sviluppo scientifico, economico, politico e sociale che impone di perseguire gli obiettivi legati alla duplice transizione, verde e digitale.

Le priorità dell’associazione degli industriali
Quattro le macro-priorità tematiche individuate dall’associazione degli industriali: impatto dell’incertezza globale sulle catene globali del valore; transizioni energetica, climatica e ambientale; sfide della regolamentazione della data economy, tecnologie digitali e valorizzazione del potenziale dei talenti e delle competenze nel mercato del lavoro.

Entro fine aprile gli “sherpa” delle organizzazioni imprenditoriali del B7 redigeranno il testo della dichiarazione finale che sarà consegnato al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in qualità di presidente del G7, in occasione del B7 Summit previsto a fine maggio. 

Urso: approvvigionamenti da garantire per lo sviluppo
Uno degli argomenti in campo è proprio quello di come proteggere gli approvvigionamenti delle materie prime – in particolare di quelle «critiche» – che serviranno a «garantirci un’autonomia strategica nella duplice transizione tecnologia green e tecnologia digitale», ha spiegato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel proprio intervento al B7, il forum delle confindustrie dei paesi del G7, ieri a Verona.

Il ministro ha poi indicato che si tratta di un tema importante e «sfidante, anche alla luce di quello che sta accadendo intorno all’Europa, con l’invasione della Russia in Ucraina, così terrificante che non si ferma, e con gli altri focolai di guerra e di tempeste che ci sono nel Medio Oriente e che hanno avuto conseguenze anche nell’approvvigionamento lungo le linee marittime del Canale di Suez con il blocco del Golfo Persico. Così come, dei golpe militari che si sono susseguiti negli ultimi anni lungo i paesi del Sahel. Sembra quasi che ci sia un tentativo di accerchiare l’Europa, che è al centro di questi fenomeni, di queste tensioni, di queste guerre». 

In questo quadro, ha detto «dobbiamo garantire gli approvvigionamenti per garantire lo sviluppo, l’attività di impresa, il lavoro, la competitività dei nostri paesi e in qualche misura anche le nostre libertà e le nostre indipendenza. Su cui si fonda anche il G7 che è il Forum dei grandi paesi dell’Occidente», ha continuato il ministro. 

In occasione del G7 Industria di oggi, con il B7 ci sarà «un confronto, quando i rappresentanti delle sette associazioni di impresa si confronteranno con i ministri del G7. Anche questo è un modo nuovo di approcciare i problemi, ripristinando il G7 sull’industria e sulle tecnologie con un confronto tra società produttiva e coloro che rappresentano le istituzioni e quindi le democrazie», ha detto ancora Urso, sottolineando di ritenere che «questo sia molto importante perché proprio in questo momento c’è bisogno di ascolto e noi dobbiamo ascoltare quello che le nostre imprese ci diranno in questo forum, che anch’esso è una novità per il modello così ampio di partecipazione che viene realizzato rispetto agli altri forum che sono svolti usualmente con i rappresentanti delle imprese durante gli altri G7».

Confindustria-Deloitte, investimenti a 3,4mila miliardi nel 2026
Il settore manifatturiero globale ha raggiunto un valore di 16,2 mila miliardi di dollari nel 2022, con un fattore critico che incide sempre di più sul settore che è la digitalizzazione: i dati evidenziano come nel 2023 le società digitalmente più mature hanno registrato un EBIT – l’indicatore che mostra l’utile di una società prima che siano state detratte le imposte sul reddito e gli interessi passivi dell’azienda, ndr – maggiore del 6% rispetto a quelle meno mature. Lo ha rivelato un’analisi realizzata da Confindustria e Deloitte e presentata ieri al B7.

Numeri cui si aggiunge, nell’ultimo anno, l’arrivo prepotente nel mercato dell’Intelligenza Artificiale. «La digitalizzazione è fondamentale per tutti i settori industriali», ha detto la presidente Emma Marcegaglia, «sia nel privato sia nel pubblico: come B7 ci impegneremo per promuovere le competenze digitali oltre i confini delle imprese e raggiungere anche le pubbliche amministrazioni, in modo da rafforzare la sicurezza dell’accesso ai dati e fornire alle stesse imprese e ai cittadini servizi più efficienti e più sicuri».

«Per cogliere appieno le opportunità di questa rivoluzione e assumere una posizione di leadership globale, è necessario che imprese e Istituzioni lavorino a stretto contatto, accompagnando i G7 nel radicale cambiamento in atto» ha dichiarato Fabio Pompei, ad di Deloitte Italia, Knowledge Partner di Confindustria per il B7.

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