Economia

Apple pagherà all’Irlanda 13 miliardi di tasse

05
Dicembre 2017
Di Redazione

Accordo raggiunto tra il governo irlandese e il colosso tecnologico Apple: a partire dal primo trimestre del 2018, l’azienda di Cupertino dovrà versare 13 miliardi di tasse non pagate a Dublino. L'intesa dovrebbe appianare le recenti tensioni tra la stessa capitale irlandese e Bruxelles, culminate con la causa avviata a ottobre dall'Antitrust dell'Unione contro l'Irlanda. Secondo l'Autorità europea con gli accordi fiscali stretti con Dublino nel 1991 e nel 2007, Apple e' passata dal pagare l'1% di tasse sui profitti nel 2003 allo 0,005% nel 2014. Questo trattamento fiscale – ha spiegato l'Ue – ha consentito a Cupertino di evitare di pagare le tasse sui profitti generati dalle vendite non solo nell'interno mercato unico Ue ma anche in Africa, Medio Oriente e India, grazie alla decisione organizzativa presa dalla societa' di registrare tutte le vendite in Irlanda invece che nei paesi dove i prodotti sono effettivamente venduti. A sua volta, i profitti anziche' essere tassati al 12,5% come previsto dalla 'corporate tax' irlandese, venivano riversati a un 'ufficio capo' fantasma che era tasse esente in base alla legislazione sulle 'societa' senza stato' abolita poi nel 2013. Un sistema che ha portato la casa dell'iPhone a pagare due anni fa meno di 50 euro per ogni milione di profitti. Il governo irlandese mettera' la somma su un conto 'bloccato' fino all'esito della decisione della Corte europea, cui Apple si e' appellata. 

Se l'Irlanda recuperera' i fondi, l'Ue chiudera' la procedura avviata contro il paese. Abbiamo raggiunto un accordo con Apple sui principi del 'conto di garanzia. Ci aspettiamo che Apple iniziera' a versare i fondi nel conto nel primo trimestre del prossimo anno", ha precisato Margrethe Vestager, commissaria europea alla concorrenza. Apple si dice ottimista sugli ultimi sviluppi: "Abbiamo una squadra dedicata che sta lavorando diligentemente con l'Irlanda sul processo chiesto dell'Ue. Abbiamo fiducia nel fatto che la Corte Europea ribaltera' la decisione dell'Ue una volta che avra' esaminato tutte le prove''.