Cultura
Viaggio nella Memoria 2025: i giovani in prima linea contro l’odio
Di Elisa Tortorolo
Si è appena concluso il Viaggio nella Memoria 2025, intensa e toccante esperienza annuale che ha visto coinvolti, dal 2 al 4 febbraio scorsi, un gruppo di giovani volontari del Servizio Civile Universale e una delegazione di giovani selezionata dell’Agenzia Italiana per la Gioventù (AIG).
La missione, organizzata dal Ministero per lo Sport e i Giovani attraverso la Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, la Comunità Ebraica di Roma e l’Agenzia Italiana per la Gioventù, ha portato il gruppo di ragazzi nei luoghi simbolo dell’Olocausto, affinché vedessero con i propri occhi l’orrore della Shoah e riflettere sul valore della Memoria.
A 80 anni esatti dalla liberazione di Auschwitz, l’iniziativa questa volta ha assunto un significato ancora più forte, arricchendo i giovani visitatori di più profonda consapevolezza e dovere del ricordo.
La tre giorni si è aperta con la partenza, nella giornata di domenica 2 febbraio, dall’aeroporto militare di Pratica di Mare a bordo di un velivolo dell’Aeronautica. Prima tappa, Cracovia, dove i ragazzi hanno visitato il museo “La Fabbrica di Schindler” e il quartiere ebraico, luoghi che raccontano il dolore e la crudeltà della Shoah.
Lunedì, poi, la visita ai campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau. «Impossibile restare indifferenti mentre si cammina tra i resti delle baracche e si rivivono le tracce lasciate dal dolore di milioni di vittime», ha raccontato un giovane partecipante. «Immaginare il dolore è una cosa, ma riviverlo in prima persona, dentro questi luoghi, è qualcosa di impensabile», ha detto un altro.
Un viaggio non tanto fisico quanto interiore, un percorso di dolore e ricordo.
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