Cultura

UNESCO: salgono a 13 le Città Creative in Italia

09
Novembre 2021
Di Paolo Bozzacchi
 

In principio nel 2006 era stata Bologna la prima, grazie alla musica. Oggi arrivano Modena (media arts) e Como (artigianato e arte popolare). Sono 13 le città italiane che fanno parte delle 295 città nel mondo parti della Rete UNESCO delle Città Creative. In ordine sparso: Roma (cinema), Torino (design), Milano (letteratura), Parma (gastronomia), Pesaro (musica), Carrara (artigianato e arte popolare), Alba (gastronomia), Biella (artigianato e arte popolare), Bergamo (gastronomia). 

Con l’ingresso di Modena (Media Arts) l’Italia colleziona da oggi almeno una città creativa per ognuna delle 7 categorie individuate dall’UNESCO per la creazione della Rete internazionale. Obiettivo di collaborazione comune fare della creatività e dell’industria culturale il centro dei piani di sviluppo a livello locale e collaborare attivamente a livello internazionale.

Le città creative UNESCO si scambiano buone pratiche innovative per rafforzare la partecipazione alla vita culturale e integrare la cultura nelle politiche di sviluppo urbano sostenibile. La Rete sostiene scambi artistici e partenariati di ricerca con i settori sia pubblico sia privato. E in questo senso le Città Creative contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030. 

Quest’anno il bando UNESCO prevedeva che ogni Stato membro presentasse solo due candidature in due diversi settori creativi. Dunque l’Italia ha fatto centro portando a casa l’ingresso di Modena e Como. Intorno al mese di marzo 2022 è prevista l’uscita del prossimo bando. Le città interessate ad entrare a far parte della Rete UNESCO delle Città Creative si preparino per tempo. Il nostro Paese ha bisogno di fare della cultura un driver di sviluppo.

Photo Credits: Mole24.it

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