Cultura
Tutte le misure sulla cultura in legge di bilancio
Di Massimo Gentile
Il dibattito sulla legge di bilancio si è scaldato su molti temi, uno dei più discussi è stata la proposta di riforma della c.d. 18app la carta per i giovani maggiorenni che concede un credito di 500 euro per acquisti in cultura (libri, acquisti musicali, biglietti di musei, cinema, teatri…). La maggioranza e il governo hanno inteso riformare questo sistema per dare secondo loro maggiore equità e prevenire le truffe.
Ecco così che in legge di bilancio un emendamento a prima firma dell’on. Federico Mollicone (FdI) e di tutta la maggioranza ha portato alla riforma della carta con la creazione di due nuove carte, una carta della cultura giovani” una “carta del merito”, con nuove modalità di erogazione del bonus previsto: una carta concederà il bonus di 500€ ai diciottenni per gli acquisti culturali a coloro che hanno un reddito inferiore a 35.000 euro di Isee, l’altra andrà per “merito” ossia verrà concessa a quei giovani che all’esame di maturità conseguiranno il voto di 100/100.
Dal Ministero della cultura spiegano che questo permetterà nel caso di cumulare anche 1.000 € da spendere per acquisti culturali qualora si rispettasse entrambi i requisiti di merito e di reddito.
Una misura che non ha visto il favore delle opposizioni, soprattutto i deputati di Azione/Italia Viva, lo stesso Matteo Renzi su questo tema ne ha fatto una battaglia personale.
Ma le misure sulla cultura previste in questa legge di bilancio non finiscono qui e infatti è stata cambiata denominazione al FUS, che assumerà la denominazione di “Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo” e verrà anch’esso rifinanziato e verranno stabiliti nuovi criteri di accesso maggiormente trasparenti. Oltre a questo anche grazie ad un emendamento delle opposizioni è stato possibile dare nuovamente risorse all’indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo.
Inoltre, si prevede l’istituzione di un Fondo da ripartire per finalità culturali con una dotazione di 100 milioni di euro per il 2023. Proprio all’interno di questo fondo come specificato dall’On. Mollicone, rientreranno tutte le misure previste e dirette alla cultura: “l’’istituzione del nuovo Fondo per la Cultura Italiana prevede uno stanziamento di 100 milioni, che serviranno, tra gli altri interventi in fase di definizione, per finanziare: la filiera editoriale con apposito Fondo del libro; incrementare il tax credit cinema e i fondi per la digitalizzazione dell’audiovisivo; raddoppiare i contributi per le dimore storiche, i carnevali e le rievocazioni storiche, con l’obiettivo di ampliare la platea dei beneficiari e la qualità degli interventi così come sostenere il settore come festival, cori, bande e jazz; incentivare l’attività delle sale cinematografiche; provvedere all’assunzione di nuovo personale per i beni culturali e migliorare gli interventi per il patrimonio”.
Proprio all’inizio del mese di dicembre, partecipando alla Presentazione del III° Rapporto dell’Osservatorio sul Patrimonio Culturale Privato curato dall Fondazione Bruno Visentini, il Presidente della Commissione Cultura, aveva ricordato come già in questa legge di bilancio ci sarebbe stato l’impegno del Governo e della maggioranza per trovare risorse da destinare al fondo per il restauro per gli interventi conservativi sui beni culturali di proprietà privata e in generale per la cultura, linfa vitale del nostro Paese.
In questi giorni la legge di bilancio vedrà il suo ultimo via libera al Senato, una volta pubblicata sarà necessario attendere i decreti attuativi del Ministero della Cultura (entro 60 giorni) per prevedere lo stanziamento di queste risorse e dare respiro ai molti settori culturali che sono richiamati dal nuovo Fondo per la Cultura Italiana.