Cultura
Turkiye, il turismo dall’Italia è cresciuto. E i margini sono ancora ampi
Di Marta Calderini
Con 49,2 milioni di visitatori nei primi nove mesi del 2024 – +9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in linea con l’incremento dei flussi turistici in Grecia e Spagna – la Turkiye batte tutti i record storici di visitatori in entrata. Il Paese non solo è ben posizionato per superare l’obiettivo di 60 milioni di visitatori, ma l’ottimismo è tale che Mehmet Nuri Ersoy, Ministro della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia, ha dichiarato che il Paese sta rivedendo al rialzo quell’obiettivo, puntando quindi a 61 milioni di turisti nel 2024.
Germania, Russia e Regno Unito restano saldamente in cima alla lista dei paesi di provenienza dei turisti con 14,4 milioni di arrivi così suddivisi: 5,5 milioni dalla Russia, 5,2 milioni dalla Germania e 3,7 milioni dal Regno Unito.
Per quanto riguarda il nostro Paese, dall’Italia sono partiti alla scoperta della Turkiye 543.195 persone, il 22,4% in più rispetto ai primi nove mesi del 2023. Sono 8.1497 gli italiani che hanno scelto di partire a settembre.
La nazionalità che registra la crescita maggiore in termini di arrivi in Turkiye, però, è quella cinese: in un anno il numero dei turisti dalla Cina è cresciuto dell’84%.
Tra le mete preferite la regione dell’Antalya, che ospitando più di 13,3 milioni di visitatori mantiene la leadership in tutto il Mediterraneo Orientale, oltre a Istanbul che ha accolto più di 14 milioni di turisti provenienti da oltre 200 paesi diversi.
Alla base del successo turistico della Turkiye c’è una politica strategica e lungimirante impegnata a creare un ambiente invitante per i visitatori. Il Paese ha trasformato il settore turistico in una organizzazione più resiliente e inclusiva, con politiche responsabili e sostenibili. Nel 2022 la Türkiye è stata il primo Paese al mondo a raggiungere un accordo con il “Global Sustainable Tourism Council” (GSTC) a livello governativo e ad attuarlo come requisito settoriale. Con questo programma, il Paese assicura esperienze diverse e sostenibili, tra cui ciclismo, trekking, itinerari su rotaia, esperienze di slow-tourism e alloggi ecologici. Il tutto finalizzato a promuovere un legame più profondo tra il patrimonio culturale turco e le persone che lo custodiscono.
Inoltre, grazie alla sua posizione geografica unica e alle innumerevoli meraviglie sparse in tutto il paese, la Turkiye si distingue come paradiso di viaggio tutto l’anno, favorendo sia la destagionalizzazione, sia la delocalizzazione dei flussi turistici.
Il Paese, ormai da anni, sta investendo moltissimo nella promozione dei propri siti archeologici, che spesso sono delle vere e proprie gemme nascoste sparse per tutto il territorio nazionale. A questo proposito, per promuovere la conoscenza del sito e stimolare la curiosità di potenziali visitatori, a fine ottobre è stata inaugurata, all’interno del Parco Archeologico del Colosseo, la mostra “Göbeklitepe: L’enigma di un luogo sacro”. Resterà aperta fino al prossimo 2 marzo 2025.
L’iniziativa permetterà al pubblico di immergersi negli scavi di Göbeklitepe grazie a fotografie, ricostruzioni tridimensionali e contenuti multimediali. Il sito, patrimonio UNESCO dal 2018, è uno degli oltre 20 siti patrimonio UNESCO del Paese, tra i più antichi e affascinanti scavi archeologici al mondo. Gli scavi di Göbeklitepe sono stati capaci di rovesciare una convinzione storica dell’umanità, cioè che l’agricoltura fosse arrivata prima delle strutture dedicate alla religione. Grazie a Göbeklitepe oggi sappiamo che gli uomini nomadi dell’epoca hanno prima realizzato strutture dedicate alla religione, poi strutturato veri e propri campi agricoli. Una vera e propria rivoluzione culturale di conoscenza.