Cultura

Rugantino torna al Sistina con Michele La Ginestra e Serena Autieri

11
Marzo 2022
Di Sara Fronda

Roma, 1830. Un giovane sfaticato, popolano e nullafacente anima i vicoli di una Trastevere che, tra una bevuta in osteria e una scommessa tra i giovani del rione, si colora del rosso porpora del papato di Pio VIII e quello del sangue di una giustizia che taglia le teste non solo ai colpevoli ma anche alle anime buone.

Come quella di Rugantino, grande classico del teatro che torna al Sistina dopo due anni con la conferma di un cast ormai rodato e amato dal pubblico. Dalla penna dissacrante e amara di Garinei&Giovannini, lo spettacolo calca di nuovo le scene nella sua versione originale con la supervisione di Massimo Romeo Piparo, le celebri musiche del Maestro Armando Trovajoli, le scenografie e i costumi di Giulio Coltellacci

Un affresco di una Roma che non c’è più, dove si muovono disinvolti Michele La Ginestra nei panni di Rugantino (nel ruolo che fu di Nino Manfredi ed Enrico Montesano); Serena Autieri nel personaggio dell’amata Rosetta, Massimo Wertmuller “Mastro Titta” oste e boia dal cuore tenero; Edy Angelillo che “lìne e quane” presta voce e interpretazione ad Eusebia che, come Rugantino vive di espedienti e cerca un futuro migliore. Un plauso all’esemble che rappresenta i giovani romani, tra lo scherzo e la serietà. 

Una storia nostalgica ma ancora moderna che tra uno stornello e l’altro, “ Roma nun fa la stupida stasera” e “Ciummachella” fa riflettere e strappa qualche sorriso. E di questi tempi come direbbe il nostro protagonista: “Me n’ha date, ma je n’ho dette!”

Curiosità

Rugantino è la prima maschera di Carnevale romana senza maschera…

Ma dove nasce il suo nome e la sua figura?

Di seguito il testo che nel 1848 Edoardo Zuccari pubblicò su una pubblicazione dal chiaro tono satirico:

“Cor cappello a du’ pizzi, cor grugno lungo du’ parmi, co’ ‘na scucchia rivortata ‘nsù a uso de cucchiaro, co’ no’ spadone che nun ce la po’ quello der sor Radeschio, e co’ le cianche come l’Arco de Pantano, se presenta, Signori mia, Rugantino er duro, nato ‘nsto piccolo castelluccio e cresciuto a forza de sventole, perché ha avuto ‘gni sempre er vizio de rugà e d’arilevacce”

Rugantino

Il Sistina fino al 27 Marzo

Commedia Musicale di Garinei e Giovannini

Scritto con Pasquale Festa Campanile e massimo Franciosa

Scene e costumi originali di Giulio Coltellacci

Musiche Armando Trovajoli

Regia di Pietro Garinei

Supervisione di Massimo Romeo Piparo

Con: 

Serena Autieri

Michele La Ginestra

Massimo Wertmuller

Edy Angelillo

Brunella Platania

Monica Guazzini

Giulio Farnese