Cultura

“Rai: una grande storia italiana”: alla Camera le celebrazioni per i 100 anni del servizio pubblico

11
Ottobre 2024
Di Gianluca Lambiase

Le voci e le immagini che hanno raccontato l’Italia in 100 anni di storia sono state celebrate questa mattina nell’Aula di Montecitorio nell’evento speciale “Rai: una grande storia italiana” condotto da Bruno Vespa per festeggiare i 100 anni della radio e i 70 anni dell’emittenza televisiva pubblica italiana.

Alla presenza di istituzioni, dirigenti, conduttori ma anche di tanti ragazzi presenti in Aula, sono stati proiettati i filmati dei momenti salienti della storia radiotelevisiva italiana: dalla nascita della radio ai principali fatti storici del paese, dagli eventi di cronaca alle imprese sportive, dalle conquiste scientifiche all’intrattenimento e alle fiction di successo.

Il servizio pubblico come strumento di coesione sociale
“La Camera dei deputati è lieta di ospitare la cerimonia celebrativa della prima trasmissione radiofonica italiana, andata in onda il 6 ottobre 1924, e dell’inizio della programmazione televisiva, avvenuto il 3 gennaio 1954. Due date che hanno segnato una svolta epocale per l’Italia” ha detto in apertura alle celebrazioni il presidente della Camera Lorenzo Fontana. “La radio e la televisione hanno contribuito al progresso sociale e culturale del nostro Paese, rivelandosi preziosi strumenti di coesione e di crescita delle nostre comunità.”  “Il Servizio pubblico radiotelevisivo ha assolto, e assolve tuttora, il proprio compito istituzionale, nel rispetto del pluralismo” ha proseguito Fontana. “In un mondo sempre più interconnesso e pienamente entrato nell’era digitale, la Rai sta affrontando nuove sfide ambiziose. Lo sviluppo di tecniche e di linguaggi nuovi e la presenza in rete testimoniano la sua capacità di innovazione, fattore essenziale di fronte alle complessità del nostro tempo.” “Il Servizio pubblico radiotelevisivo custodisce, dunque, il passato e il presente di una grande storia italiana” ha concluso il Presidente della Camera. “Una storia che prosegue nel futuro, rinnovando il proprio impegno a informarci e a ispirarci, nel rispetto dei valori e delle tradizioni che rendono l’Italia unica al mondo”.

Riavvolgere la storia guardando al futuro
“Non è un caso che oggi celebriamo la Rai nel luogo principale della democrazia e della sovranità. La Rai in questi decenni ha accompagnato le trasformazioni sociali e culturali del nostro Paese, a volte anche le convulsioni e le contraddizioni, ma attraverso questa straordinaria forza di raccontare in maniera plurale la bellezza e l’identità dell’Italia” ha aggiunto l’amministratore delegato della Rai Giampaolo Rossi. “Credo sia doveroso fare un ringraziamento agli uomini e alle donne Rai che in questi decenni, soprattutto quelli dietro le quinte, hanno consentito alla Rai di diventare uno dei più grandi broadcaster tv d’Europa” ha proseguito Rossi. “La Rai in questo modo guarda al passato ricordandoci ciò che noi siamo e si proietta verso il futuro con le sfide della modernità e dei nuovi linguaggi, anche con quelle forme di fruizione che speriamo riusciranno a catturare le giovani generazioni, esattamente come le giovani generazioni furono costruite nel loro immaginario nel passato. È la grande sfida della Rai a fianco del Paese e della nostra democrazia”.