Cultura

Per rendere l’istruzione accessibile servono più studentati. L’intervista con Oronzo Perrini

22
Luglio 2024
Di Flaminia Oriani

Gestisce 100 immobili in 40 città italiane tramite 15 fondi di Investimento Alternativo Immobiliare con un asset under management pari a €1,5 miliardi e un azionariato sui generis, composto da Fondazioni di origine bancaria e dalla Fondazione ENPAM (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri).

Parliamo di REAM Sgr, società guidata dal Direttore Generale Oronzo Perrini che, vista la natura dei propri azionisti, ha l’ambizione di coniugare l’incremento del valore economico con il perseguimento del miglior impatto sociale e ambientale per il territorio.

Perrini, quali sono i principali settori su cui si concentra l’attività di REAM?
“Ci occupiamo innanzitutto di fornire servizi alle persone. Il focus della nostra attività pone dunque particolare attenzione al settore sanitario, agli studentati, al social e senior housing, privilegiando interventi di riqualificazione su immobili già esistenti, di modo da limitare il consumo di suolo e restituire un servizio alla collettività.

Nel settore sanitario, l’impegno di REAM inizia nel 2016 con l’avvio del Fondo GERAS cui è seguito il Fondo GERAS 2. I due fondi, in circa 8 anni di attività, hanno realizzato 17 investimenti, tra RSA, centri diagnostici e cliniche private, realizzando oltre 2.500 nuovi posti letto, in gran parte convenzionati con il sistema sanitario nazionale.

Tra questi, l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata (IDI) IRCCS di Roma, gestito dalla Fondazione Luigi Maria Monti, che fa parte di GERAS 2, dove a febbraio è stato inaugurato il nuovo centro di diagnostica per immagini-radiologia, equipaggiato con apparecchiature all’avanguardia”.

E per quanto riguarda gli studentati?
“Nell’ambito dello student housing il primo investimento di REAM risale al 2021 quando è stato inaugurato a Torino il CX Belfiore, studentato da 350 posti alloggio, sorto in seguito alla riqualificazione di un immobile, che prima ospitava uffici pubblici. In questo alloggio, REAM e due fondazioni azioniste hanno messo inoltre a disposizione 3 borse di studio che stanno coprendo la retta e l’alloggio a favore di studentesse afghane rifugiate in Italia”.

La questione studentati è al centro del dibattito pubblico, tra affitti alle stelle e proteste studentesche.
“Il PNRR prevede che entro aprile 2026 dovranno essere realizzati 60.000 nuovi posti alloggio, un obiettivo davvero sfidante. REAM, in collaborazione con CDP (Cassa Depositi e Prestiti), attraverso il Fondo Nazionale per l’Abitare Sociale, sta portando avanti due iniziative, una a Torino e una a Milano, per mettere a disposizione di studenti universitari, professori e giovani professionisti oltre 1.500 nuovi posti letto, in larga parte a tariffe convenzionate, a beneficio di studenti meritevoli e bisognosi.

La prima struttura, a Torino sarà realizzata attraverso la riqualificazione dell’ex Ospedale Maria Adelaide, trasformando lo storico edificio in uno studentato di oltre 400 posti alloggio a tariffe convenzionate, in prossimità del Campus Einaudi e di Palazzo Nuovo, due delle sedi principali dell’Università degli Studi di Torino.

Il secondo investimento è un progetto di riqualificazione urbana di due aree dell’EXPO 2015, acquisite per realizzare due studentati da oltre 1.150 posti all’interno del nuovo Campus dell’Università degli Studi di Milano che trasferirà in MIND (Milano Innovation District) le proprie facoltà scientifiche”.

Fornire alloggi a prezzi abbordabili per gli studenti è un’esigenza sempre più sentita, quali sono gli ostacoli che ancora riscontrate?
“Premesso che siamo impegnati in un costante dialogo con le istituzioni sia a livello nazionale che locale, siamo comunque testimoni di un quadro regolatorio che non sempre semplifica e che in taluni casi provoca quei ritardi amministrativi che possono compromettere gli investimenti.

La neoeletta Rettrice dell’Università Statale di Milano Michela Brambilla, ha sottolineato la necessità di rendere l’istruzione universitaria accessibile a tutti, e io non posso che essere d’accordo.

Il tema delle rette universitarie va però di pari passo con quello degli alloggi: aumentare le residenze universitarie è indispensabile per rendere possibile l’accesso a un numero maggiore di ragazzi e supportare lo sviluppo Paese, tra gli ultimi in Europa per numero di laureati. In questo senso anche la nomina, da parte del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, del Commissario Straordinario per gli alloggi universitari Manuela Manenti: il PNRR ci offre una grande opportunità per poter colmare il fabbisogno di posti letto in studentato. Un’occasione che non possiamo lasciarci scappare”.

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