Cultura
Nuove generazioni e risorse culturali per valorizzare il patrimonio italiano
Di Andrea Maccagno
Ripartire dalle risorse culturali e dalle giovani generazioni significa dare un segnale di rinascita da solide basi dell’Italia. Una sfida che coinvolge i giovani e li sensibilizza sull’importanza del patrimonio culturale.
Ispirandosi a questi due principi, strettamente collegati tra loro, l’Associazione Dimore Storiche Italiane e la Conferenze dei Presidenti e dei Direttori delle Accademie delle Belle Arti hanno siglato un protocollo di collaborazione al fine di valorizzare il patrimonio culturale privato italiano che, secondo l’Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione del Ministero della Cultura, costituisce il 17% del patrimonio totale. Come dimostrato dallo studio della Fondazione Bruno Visentini, il 54% del patrimonio culturale privato si colloca nei centri con meno di 20mila abitanti e ben il 29% nei comuni sotto i 5mila abitanti. Si tratta quindi di un patrimonio costituito da oltre 9mila dimore storiche e capace di generare, prima della pandemia, 45 milioni di visitatori l’anno, attraverso il quale può passare la ripartenza culturale, sociale ed economica sia dei centri urbani che delle aree interne del Paese.
Con il protocollo si vogliono sensibilizzare le giovani generazioni sulle criticità della conservazione di un patrimonio che deve essere tramandato attraverso un’efficace tutela tanto degli edifici quanto dei giardini storici. L’obiettivo è anche concorrere alla valorizzazione del patrimonio culturale privato quale luogo nel quale i giovani possano trovare un’occupazione legata al territorio di appartenenza. Un’ulteriore finalità è la realizzazione di un progetto pluriennale che sappia coinvolgere il grande pubblico, raggiungendo una platea internazionale da sempre affascinata dal “bello” italiano.
Le attività a cui parteciperanno gli studenti coinvolti dal progetto si articoleranno nei campi della fotografia, per mostrare la bellezza del patrimonio e le complessità della manutenzione, del cortometraggio, con focus sulla complessa e rilevante filiera economica collegata alle dimore storiche, e infine delle arti visive per raccontare il patrimonio in una rivisitazione del Grand Tour. Il tutto con il punto di vista di quei giovani che, da studenti d’arte, sapranno leggere il passato, coglierne il genius loci, e reinterpretarlo guardando al futuro, offrendo spunti utili a renderlo attuale e sempre più elemento strategico della ripartenza del nostro Paese. ADSI e la Conferenza dei Presidenti delle Accademie delle Belle Arti promuoveranno a livello regionale eventi espositivi delle opere realizzate nell’ambito del programma, mentre a livello nazionale sarà organizzata una grande mostra dedicata al tema della salvaguardia del territorio e del patrimonio storico-architettonico.
Il primo progetto di questa collaborazione parte dalla sezione Calabria di ADSI che insieme all’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro ha lanciato il progetto-pilota “Ritratto di Dimora”.
Giacomo di Thiene, Presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, a margine della firma del protocollo d’intesa, ha sottolineato come «la formazione delle nuove generazioni e l’educazione alla conservazione dei beni culturali è uno dei valori cardine di ADSI. Noi siamo i principali custodi di questo patrimonio ed è nostro compito valorizzarlo al massimo. Questa collaborazione, nata in un momento così difficile per il nostro Paese a causa dell’emergenza Covid-19, assume un valore ancora più significativo poiché permette ai giovani di conoscere e raccontare in prima persona le dimore storiche, simbolo della nostra identità e beni che contribuiscono all’attrattività del sistema Italia».
«Ancor più in questa fase di prevenzione anti-covid, nuove possibili convergenze tra Istituzioni pubbliche e iniziative private possono concorrere a mobilitare tutte le risorse umane e materiali di eccellenza per la ripresa economica, sociale e culturale del Paese», ha dichiarato Giuseppe Soriero, Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Accademie Statali. «Tale strategia di cooperazione tra Pubblico e Privato, nel rispetto rigoroso delle misure di contrasto al Covid, può dare ulteriore slancio, nelle giovani generazioni, alla prospettiva di ripresa della formazione e della ricerca in presenza, utilizzando intanto tutte le più avanzate tecnologie della comunicazione a distanza per nuove modalità di approccio conoscitivo ed interpretativo del nostro patrimonio».
“Tra le missioni delle Accademie di Belle Arti italiane non c’è solo la produzione artistica ma anche il restauro e la conservazione dei beni culturali in senso lato” ha dichiarato Antonio Bisaccia, Presidente Conferenza dei Direttori delle Accademie Statali. “Il contributo che possono dare le Accademie italiane a questa iniziativa utile, oltre che lodevole, è di mettere a disposizione la creatività dei nostri studenti al servizio della comunità e delle strutture architettoniche storiche di pregio: per creare progetti che restituiscano il volto, mediato dalla creazione artistica, delle dimore storiche italiane tra le più belle al mondo”.
«Il progetto ‘Ritratto di Dimora’, che segna l’inizio della collaborazione tra ADSI e l’Accademia delle Belle Arti, prevede di documentare e raccontare con immagini e restituzioni artistiche dal vero i ‘ritratti’ delle dimore storiche calabresi associate all’ADSI, svelando così un patrimonio di grande valore per tutta la collettività» ha dichiarato Gianludovico de Martino, Vicepresidente di ADSI Nazionale e Presidente di ADSI Calabria. «Sono felice di aver aderito – insieme alle dimore della mia sezione – a questo progetto importante, che amplia la fruizione delle bellezze del nostro Paese, di cui gli edifici storici costituiscono una parte fondamentale».