Il Comitato norvegese per il Nobel ha assegnato il Nobel per la Pace del 2024 all’organizzazione giapponese Nihon Hidankyo, per «i suoi sforzi nel raggiungere un mondo senza armi nucleari e per aver dimostrato, con le proprie testimonianze, che le armi nucleari non devono mai più essere usate».
Il Nobel per la pace è assegnato a coloro che hanno dimostrato di agire «per la fratellanza fra nazioni, per l’abolizione o riduzione degli eserciti permanenti e per la promozione o il sostegno di processi di pace». Viene assegnato a Oslo e deciso dal Comitato norvegese per il Nobel, composto da cinque membri selezionati dal parlamento norvegese. Funziona così per un’indicazione esplicita di Alfred Nobel, legata al fatto che nel 1901 la Norvegia faceva ancora parte del Regno di Svezia e Norvegia. Gli altri Nobel invece sono assegnati a Stoccolma.
Il premio dell’anno scorso fu assegnato all’attivista iraniana Narges Mohammadi, per «la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran e la sua lotta per promuovere i diritti umani e la libertà per tutti».
Nihon Hidankyo è l’organizzazione nazionale giapponese delle vittime delle bombe atomiche, chiamate hibakusha. Fondata nel 1956, l’associazione si impegna per ottenere il riconoscimento e il risarcimento delle vittime dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale, promuovendo la pace e l’abolizione delle armi nucleari.
I membri di Nihon Hidankyo cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale sugli orrori causati dalle bombe atomiche, attraverso testimonianze personali e campagne contro la proliferazione nucleare. L’organizzazione svolge un ruolo cruciale nella memoria storica del Giappone, lottando per i diritti sanitari e sociali degli hibakusha e per un mondo libero dalle armi nucleari.