Cultura
Natale di Roma: moda e arte siglano patto di amicizia tra Italia e Romania
Di Ilaria Donatio
Un patto di amicizia tra Italia e Romania per celebrare i 2777 anni di Roma. Sarà suggellato il prossimo 21 aprile, giorno in cui ricorre il Natale di Roma che, secondo la leggenda, fu fondata da Romolo nel 753 a.C.. Per l’occasione, si svolgerà un doppio evento: il finissage della mostra “Dacia, l’ultima frontiera della romanità“, ospitata dal 21 novembre 2023 al Museo Nazionale Romano, e la presentazione della nuova collezione – “Dacica, il tempo che si rinnova” – della designer e stilista Daniela Otea, nata in Romania e da circa 20 anni in Italia.
Moda e archeologia, dunque, nella cornice delle Terme di Diocleziano (alle ore 17 del 21 aprile nell’Aula Decima), entrambe ispirate alla antica Dacia, che corrisponde grossomodo alla moderna Romania.
Il presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone (Fdi), ha presentato ieri, venerdì 5 aprile, l’evento nella Sala Nassirya del Senato, insieme Gabriela Dancau, ambasciatrice della Romania in Italia, Stéphane Verger, direttore del Museo Nazionale Romano, Renata Sansone, direttore operativo di Civita Mostre e Musei e Andrea Buccolini, responsabile delle relazioni esterne del Gruppo Storico Romano.
Mollicone: musei luoghi aperti alla società
“Il museo deve diventare sempre di più un luogo aperto alla società, in grado ormai di ospitare anche altro, per esempio, la contaminazione di generi diversi”, ha spiegato Mollicone che ha definito quella del 21 aprile come una “camminata nella storia verso una creatività più moderna”.
In effetti, la mostra – curatore, Ernest Oberlander, direttore del Museo Nazionale di Storia della Romania – che si chiuderà proprio il 21 di questo mese, è la più grande e prestigiosa esposizione di reperti archeologici, organizzata dalla Romania all’estero negli ultimi decenni, per ripercorrere lo sviluppo storico e culturale del proprio territorio nell’arco di oltre millecinquecento anni, dall’VIII sec. a.C. all’VIII sec. d.C.
Sono circa 1000 gli oggetti presenti che provengono da 47 musei romeni, oltre che dal Museo Nazionale di Storia della Repubblica di Moldova, per la prima volta esposti accanto ad alcuni reperti del Museo Nazionale Romano.
Patrocinato dall’Ambasciata di Romania in Italia e dalla presidenza della commissione Cultura di Montecitorio, il duplice evento è organizzato – in collaborazione con il Museo Nazionale Romano – da Civita Mostre e Musei, con la supervisione artistica di Cornelia Bujin e il coordinamento di Georgiana Ionescu.
Medaglia al Gruppo Storico Romano
La sfilata sarà preceduta da un’esibizione di danza antica delle Nimfe Dace e da un momento di rievocazione di scene ispirate alle immagini alla Colonna Traiana eseguite dal Gruppo Storico Romano a cui, Federico Mollicone, ha annunciato che in occasione del 21 aprile, conferirà “la medaglia della Camera per i 30 anni della sua attività: il Parlamento riconosce questa attività culturale e presto ci sarà una legge dello Stato che regolamenterà la rievocazione storica in tutti i musei e i siti culturali”.
“La mostra ‘Dacia, l’ultima frontiera della romanità’ è stata un esempio di diplomazia culturale e un grande successo di pubblico a dimostrazione delle radici comuni che legano i nostri popoli, ha osservato Mollicone. Non si può ottenere il protagonismo geopolitico solo con la diplomazia tradizionale. Attraverso la cultura si possono aprire nuove connessioni, nuove alleanze e riscoprire antiche amicizie”.
Ambasciatrice Dancau: forte legame storico tra i nostri paesi
L’ambasciatrice Gabriela Dancau ha rimarcato: “La mostra sulla Dacia ci ha dato la possibilità di esprimere il forte legame storico e culturale che esiste fra i nostri Paesi e gli eccellenti rapporti bilaterali che la Romania e l’Italia sono impegnate a rafforzare, ampliando e arricchendo lo spettro dei nostri scambi, attraverso un dialogo strutturato, e il rispetto dei valori fondamentali dei due Paesi, mediante la cooperazione e i vari partenariati. Dall’inaugurazione della mostra fino ad oggi, sono stati in molti a non perdere l’occasione di intraprendere un vero viaggio culturale”. Le cifre, infatti, parlano di circa 45mila visitatori.
La sfilata della stilista romena Daniela Otea
In questo scenario, è significativo l’inserimento nel palinsesto della moda, con la bravissima stilista Daniela Otea, che attraverso i suoi abiti apre un dialogo importante con il contesto delle Terme di Diocleziano e la rievocazione storica: “La presentazione di abiti eccezionali, ispirati alla nostra cultura comune”, dice Dancau, “creati dalla stilista Daniela Otea sarà un’occasione unica per ammirare le creazioni di una stilista di talento, immerse nell’atmosfera suggestiva delle Terme di Diocleziano”.
Eleganza contemporanea e radici storiche: un viaggio nel tempo che rievoca simboli ed archetipi stilistici di una civiltà millenaria. Gonne peplo, pantaloni palazzo, abiti scivolati e mantelle con cappuccio danno vita a modelli di alta moda sostenibile che reinterpretano il passato in chiave moderna.
Verger: mostra indispensabile
Il direttore Stéphane Verger ha definito “indispensabile” la mostra sulla Dacia per aver “permesso ai visitatori del Museo Nazionale Romano di scoprire la storia della Romania antica che è diversa dalla storia del Mediterraneo, con una cultura eccezionale sconosciuta alla maggior parte degli italiani”.
“Un’arte eccezionale dall’altissimo valore culturale in quanto frutto del passaggio dei tanti popoli che hanno attraversato la Romania”, ha concluso Verger.