Cultura

Musica dal vivo. Un mercato da 11mld punta all’innovazione

14
Giugno 2024
Di Redazione

Secondo una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali del settore da Espresso Communication per conto di Wudstok, gli eventi di musica dal vivo risultano sempre più in crescita. Le prime conferme in merito giungono da un recente approfondimento strutturato da Linkedin: entrando più nel dettaglio, si prevede che il mercato globale degli eventi di musica dal vivo, dopo aver raggiunto quota 11 miliardi di euro nel corso del 2022, supererà i 17 miliardi entro il 2030 (+54%) con una crescita media annuale composta (CAGR) del 5% nei prossimi 6 anni. Ulteriori spunti in merito giungono da Business Insider, secondo cui la febbre da concerti, nel corso dell’anno corrente, coinvolgerà maggiormente Gen Z e Millennial.

La passione per la live music conquista anche i social: infatti, solo su Instagram si contano circa 46 milioni di contenuti pubblicati con l’hashtag #livemusic. Mentre su Tik Tok lo stesso tag vanta quasi 20 miliardi di view. E ancora, la musica dal vivo appassiona a tal punto da condizionare persino la scelta del locale in cui trascorrere la propria serata o un qualsiasi momento di convivialità insieme ad amici e famigliari. A questo proposito, ecco uno spunto offerto da Morning Advertiser: nel Regno Unito quasi 8 consumatori su 10 (78%) sono più propensi a visitare un pub o un bar se offre musica dal vivo. E in Italia? Stando a quanto indicato dalla Fipe, ovvero la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, l’87% dei consumer italiani apprezza la musica live.

«Musica fa rima con passione perché, in quanto tale, riesce a far emergere la parte più bella dell’anima delle persone – afferma Matteo Mossini, ideatore e fondatore di Wudstok, piattaforma digitale che promuove la musica live –. A mio modo di vedere, però, la musica, in quanto passione, deve coinvolgere tutti, grandi e piccini, partendo da quei punti di ritrovo e locali in cui ha preso lentamente forma negli anni. Per questo motivo, abbiamo deciso di lanciare Wudstok che funziona esattamente come un social, ma fisico: infatti, utilizzando una piattaforma digital, siamo in grado di organizzare esperienze ed eventi dal vivo, singoli o multipli, contemporanei e non, con l’obiettivo di favorire socialità, convivialità ed inclusione».

Fanno seguito alle parole di Mossini ulteriori indicazioni da parte degli esperti di Wudstok in merito al presente e al futuro della live music. In primis, l’attenzione viene focalizzata proprio sulle digital platform e sulle tecnologie di ultima generazione che risulteranno fondamentali in ottica organizzazione e valutazione degli appuntamenti. Ma non solo, infatti, nel corso dell’anno corrente ci saranno sempre più eventi di nicchia: in questo modo sarà possibile coinvolgere target e tipologie di pubblico più specifici e mirati. E, per concludere, non poteva mancare un rimando alla sostenibilità: a questo proposito, così come buona parte dei settori operativi, anche l’industria della musica dal vivo sta abbracciando la cosiddetta “green attitude” con l’obiettivo di ridurre la propria impronta ecologica. Come? Grazie ai progressi messi a terra in ottica risparmio energetico grazie ad amplificatori ad alta efficienza energetica, illuminazione a Led e fonti di energia rinnovabile.

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