Cultura
Minori, Garante: “Intera generazione a rischio se non li prendiamo sul serio”
Di Ilaria Donatio
“Quando si parla di minorenni, spesso lo si fa per raccontare fatti di cronaca gravi, secondo una narrazione che però non corrisponde alla realtà. Non parliamo, poi, se si parla di minorenni stranieri: mai ci si interroga sulle motivazioni di gesti, dei segnali. Come se, sotto il profilo giuridico, sotto quello sanzionatorio ma soprattutto sotto l’aspetto psicologico, il minore sia assimilabile a un adulto: non lo è”. Parla Carla Garlatti – Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza – nella Sala della Regina a Montecitorio, in occasione della presentazione della Relazione al Parlamento 2023 alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Al contrario, i ragazzi sono sempre recuperabili e gli adulti devono aiutarli. Perciò, puntare solo sull’inasprimento della pena – che i numeri dicono non essere mai un deterrente – sarebbe sbagliato oltre che insufficiente: bisogna investire di più sulla formazione, sul personale, sul rientro del minore in una comunità vera, in assenza di una famiglia. L’educazione è importante, purché non omologhi. Infine, i minorenni devono essere ascoltati, un diritto sancito dall’articolo 12 dalla Convenzione di New York sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989.
Ancora oggi, ci dice la Caritas, 1 bambino su 7 – tra 0 e 7 anni – “non può godere di un pasto caldo al giorno”. Insomma, “smettiamo di far finta che i minorenni non esistano. Se non li prendiamo sul serio e non ascoltiamo le loro richieste rischiamo l’implosione o l’esplosione di un’intera generazione. E penso che siamo tutti d’accordo nel non volere nessuna di queste due cose”, ha concluso Garlatti, in una relazione ricca di spunti critici e di stimoli sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Due bandi per i più fragili
L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha poi lanciato due iniziative destinate ai minorenni in condizione di fragilità. Progetti che nascono come possibili risposte alla povertà educativa, annunciate da Carla Garlatti alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“La prima iniziativa, da attuare con la collaborazione di organizzazioni no-profit e imprese sociali, mira a realizzare, con un fondo di 600mila euro, attività nelle scuole secondarie di primo e secondo grado”, ha spiegato Garlatti. “Si tratterà di iniziative per coinvolgere e motivare gli studenti, in particolare quelli con maggiori di difficoltà e a più alto rischio. Si interverrà anche per affrontare temi cruciali nella prevenzione dell’abbandono scolastico: gestione dei conflitti, autostima, parità di genere, inclusione e partecipazione. Sarà promosso l’utilizzo di ambienti informali di apprendimento e aggregazione all’interno delle scuole”.
“Un altro bando, dal valore complessivo di un milione e 500mila euro, mira a coinvolgere i piccoli comuni nella promozione di attività sportive per i minorenni tra i 6 e i 17 anni”, ha aggiunto la garante. “Verranno assegnati contributi ad associazioni sportive dilettantistiche affiliate a una o più federazioni o a enti di promozione sportiva riconducibili al Coni. L’obiettivo è favorire la partecipazione ad attività sportive di bambini e ragazzi con disabilità o appartenenti a famiglie in condizioni di svantaggio socioeconomico”
Fontana: “Ferma condanna per disordini alla Camera: amareggiato e deluso”
“Tutti i bambini, tutti gli adolescenti hanno il diritto di essere amati, di crescere sicuri e di essere liberi di sognare”, ha detto il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana. “Il garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, dalla sua istituzione nel 2011, è diventato sempre di più un presidio di garanzia per i minori. Educazione, tutela dei bambini e dei ragazzi nell’ambiente digitale, salute mentale, promozione della partecipazione attiva dei giovani nella società sono solo alcuni dei temi sui quali si è concentrata l’attività del garante e che sono oggetto della relazione che viene oggi presentata”.
“Voglio esprimere, nuovamente, la ferma condanna di quanto avvenuto nei giorni scorsi alla Camera dei deputati” perché “chi rappresenta le istituzioni deve comportarsi in maniera consona, si tratta di una responsabilità che abbiamo soprattutto verso le nuove generazioni”, ha concluso Fontana.
Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Agia: l’intervento di Emanuele
“Il futuro dipende da ciò che facciamo nel presente e noi ragazzi e ragazze abbiamo bisogno di essere ascoltati dalle istituzioni. Sosteniamo la necessità di un dialogo costante con le istituzioni e la libera espressione delle nostre idee deve essere tutelata dallo Stato, senza manganelli”. Lo ha detto Emanuele, un rappresentante della Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Agia (Autorità garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza), rivolgendosi al presidente Mattarella. “La salute mentale dei ragazzi è fondamentale, aiutateci a salvaguardarla anche attraverso il diritto alla partecipazione e quello a spazi adeguati a esprimerci”.