Cultura

Mercanteinfiera a Parma: riparte l’antiquariato del bello

06
Marzo 2023
Di Ginevra Pantano

Wolfgang Amadeus Mozart il 5 dicembre 1772 scriveva da Milano alla famiglia dicendo di aver scoperto un gioco divertente e bello: il mercante in fiera. Altrettanto divertente e bella, aggregante e colorata, emozionante e coinvolgente è Mercanteinfiera, la mostra di antiquariato, modernariato e collezionismo che si tiene dal 4 al 12 marzo alle Fiere di Parma, negli spazi ben visibili dall’Autostrada del Sole. 

Circa mille stand, per antiquari, collezionisti, restauratori artigiani, cultori raffinati e migliaia di visitatori. Ogni oggetto qui si fa opera d’arte, suscitando emozioni. L’antiquariato italiano riparte da Parma e dalle emozioni con l’obiettivo, a dispetto della crisi e del post pandemia, di costruire una vera e propria, fitta, rete di scambi di cultura. Generando un’economia sana e di sviluppo. 

Oltre all’antiquariato, l’oggettistica e il collezionismo, rivivono a Mercanteinfiera anche le auto d’epoca e quelle di lusso, che tanto piacciono ai visitatori. Non solo per appassionati o collezionisti, ma anche per chiunque voglia gustarne il profumo e il sapore: cultura motoristica a portata di mano. Camminare tra i padiglioni di Mercanteinfiera è ripercorrere la nostra storia, quella della famiglia di ognuno di noi: custode e proprietaria di cose che il tempo lentamente trasforma in oggetti unici. 

Mercanteinfiera è perfettamente intonato alla città di Parma: allo stesso tempo semplice ed elegante. L’antiquariato è una forma di economia circolare e sostenibile, perché riduce al minimo ogni forma di spreco. Si usano meno materie prime (sempre più rare con la crisi), si portano avanti processi produttivi rapidi che impattano quasi zero sull’ambiente.

In Fiera a Parma il contemporaneo si mischia all’antico, il bello eleva il mediocre e splende lucente. Come il frigorifero rosso Coca-Cola vicino all’altrettanto rosso jukebox anni ‘70 che ricorda la spiaggia della canzone-mito “Sapore di sale”. Il divano di design anni ‘70, ancora nuovo alla vista, fa tornare alle cene di Natale a casa della nonna, accanto ai coloratissimi lampadari di Murano, ai colorati tappeti, i marmi imponenti e sontuosi. Il servo muto di uno stand sorride alle stoffe e ai velluti di Venezia, mentre il grande Paperino sorveglia lo stand dei Rolex e dei Cartier, oltre ai bottoni ricercati e antichi, le bambole di stoffa e di porcellana, i vasi vintage. Un alto-basso esaltato da gioielli preziosi accanto alla bigiotteria d’epoca, firmata anch’essa da brand di alta gamma, che aldilà delle mode raccontano le diverse epoche della moda. Divertente come solo un napoletano sa essere è lo stand di borse vintage Chanel ed Hermes.  Che esordisce al Mercanteinfiera lasciando pagati più di 600 biglietti d’ingresso, per i suoi clienti. Mutuando il caffè sospeso dei quartieri Spagnoli a Napoli. Tutto questo è il Mercanteinfiera di Parma, dove anche i privati possono proporre scambi e concludere affari.  Una fiera che va vissuta come Mozart viveva il suo gioco: in modo divertente e bello.

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