Cultura

La dittatura del politicamente corretto

17
Maggio 2018
Di Redazione

C'e' davvero una cappa asfittica imposta dal pensiero dominante? L'associazione di giornalisti Lettera 22 ha organizzatosi sul tema un seminario di studi all'Istituto Dante Alighieri di Roma, dove politici e giornalisti si sono interrogati sul tema. A introdurre i lavori Gennaro Sangiuliano che afferma: "Il partito piu' potente in Italia e' il PUDPC il partito unico del politicamente corretto, lo strumento con cui le elite della globalizzazione vogliono perpetrare il loro dominio. Armando Siri della Lega incalza: "Non c'e' dubbio che negli ultimi anni ci sia stata la narrazione di una sola parte, una vulgata imposta a tutti, senza alcun vaglio critico. L'informazione pubblica – ha aggiunto – deve tornare a essere aperta a tutti i sentire culturali del paese".

Una rappresentazione che non ha trovato d'accordo il Pd Verducci: "Mi pare che oggi stia dominando il politicamente scorretto". Dino Giarusso del Movimento 5 Stelle ha ricordato una poesia Letta da Benigni in Rai: "Se nasce un mongoloide e' una cosa triste ma se nasce un fascista è peggio", riferita a Giorgio Almirante. "A Benigni nessuno contestò una poesia così violenta. Oggi esiste sicuramente un conformismo culturale".

"Già parlare di dittatura del politicamente corretto è un atto di coraggio in questa Italia" – ha spiegato Paolo Corsini, già sindaco di Brescia e Senatore delle Repubblica. "Il politicamente corretto e' quello che ha portato ad assegnare ad Obama il Nobel per la pace preventivo: ci sono verità che non vengono raccontate in ossequio al politicamente corretto" ha rincarato.

RDA

 

Photo Credits: Wepsnack.eu