Cultura

Italia e Turchia, intesa culturale e turistica: il ministro Ersoy in visita a Roma

18
Aprile 2025
Di Marta Calderini

Una giornata all’insegna del dialogo istituzionale e della cooperazione culturale quella che ha visto protagonista il ministro della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia, Mehmet Nuri Ersoy, in visita ufficiale a Roma. Due i bilaterali di rilievo che hanno scandito la sua presenza nella capitale: l’incontro con il ministro italiano del Turismo Daniela Santanchè e quello, presso il Collegio Romano, con il ministro della Cultura Alessandro Giuli.

Il colloquio tra Santanchè ed Ersoy ha messo al centro le prospettive di rafforzamento della cooperazione nel settore turistico, con particolare attenzione ai temi della sostenibilità, della connettività tra i Paesi e del turismo culturale, considerati snodi strategici per valorizzare un’area mediterranea ricca di potenzialità ancora non pienamente espresse.

«Incontri come questo sono preziosi per coltivare le relazioni internazionali e sviluppare i legami con mercati importanti, dalle tante potenzialità, non ancora del tutto esplorate e messe a sistema – ha dichiarato Santanchè – Credo che dovremmo anche metterci a lavorare su un nuovo accordo di programma tra Italia e Turchia». La ministra ha inoltre sottolineato il ruolo del turismo come “ponte di pace” tra i popoli e ha posto l’accento sulla formazione nel settore turistico come ambito prioritario per sviluppare progetti comuni.

Secondo i dati riferiti nel corso dell’incontro, il 2024 ha già registrato un incremento di oltre il 9% negli arrivi di turisti turchi in Italia, grazie anche al potenziamento delle reti di collegamento. Una dinamica che, se sostenuta da politiche comuni, può consolidarsi nei prossimi anni, contribuendo a un rilancio sinergico del Mediterraneo come destinazione culturale condivisa.

Non meno significativo il bilaterale culturale tra il ministro Giuli e l’omologo turco, incentrato sul rafforzamento delle collaborazioni in campo archeologico, nella conservazione dei beni culturali e nel sostegno alla creatività contemporanea. L’incontro si è svolto a pochi giorni dalla conclusione della mostra “Göbeklitepe: L’enigma di un luogo sacro”, promossa dal Parco Archeologico del Colosseo in collaborazione con il Ministero della Cultura turco.

Nel pomeriggio, il ministro Ersoy ha visitato personalmente la mostra, allestita al secondo livello dell’Anfiteatro Flavio, accompagnato da Elif Çomoğlu Ülgen, ambasciatrice della Repubblica di Turchia presso lo Stato italiano e Alfonsina Russo, Direttrice del Parco Archeologico del Colosseo. La visita ha rappresentato un momento simbolico di rinnovata amicizia culturale e ha rafforzato l’idea di una diplomazia che passa attraverso la valorizzazione delle radici comuni dell’umanità. «Italia e Turchia, come eredi degli imperi più maestosi al mondo, ovviamente, sono anche custodi e hanno la responsabilità di tramandare la civiltà umana nelle sue espressioni più elaborate» ha dichiarato il Ministro Ersoy annunciando che alcune opere turche saranno prestate all’Italia per la mostra “Magna Mater” che verrà allestita all’interno del Parco Archeologico del colosseo a partire da Giugno 2025.

Il progetto espositivo è stato solo l’ultimo tassello di un dialogo culturale solido tra Roma e Ankara, fondato su una visione comune della tutela del patrimonio e sulla promozione della diplomazia culturale.

Italia e Turchia condividono infatti una lunga tradizione di cooperazione archeologica: dagli scavi congiunti a Hierapolis (l’antica Pamukkale) e ad Arslantepe, fino al contributo italiano nei progetti di restauro e digitalizzazione in numerosi musei turchi. Accordi di programma, protocolli tecnici e gemellaggi tra istituti culturali hanno costantemente alimentato questo rapporto bilaterale nel rispetto delle identità locali. La mostra, come sottolineato dalla Direttrice del Parco Archeologico del Colosseo Alfonsina Russo, ha riscosso grande successo dal punto di vista dei visitatori, attraendo turisti da tutto il mondo e offrendo a ciascuno di loro la possibilità di avvicinarsi a uno dei siti archeologici più affascinanti e misteriosi del Vicino Oriente, risalente a oltre 11.000 anni fa.

La visita del ministro Ersoy si inserisce in un contesto geopolitico complesso, ma offre un segnale forte di apertura e cooperazione tra due Paesi legati da storie millenarie e da interessi convergenti nel campo del turismo, della cultura e dell’economia creativa. La dimensione culturale e archeologica, in particolare, si conferma un terreno fertile per il dialogo multilivello, capace di unire istituzioni, operatori del settore, università e cittadini.

Italia e Turchia, crocevia di civiltà, si riconoscono reciprocamente come interlocutori privilegiati per la valorizzazione del patrimonio comune del Mediterraneo.

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