Cultura
Intesa Sanpaolo: alle Gallerie d’Italia – Milano inaugura la mostra “I Marmi Torlonia. Collezionare Capolavori”
Di Gianfranco Ferroni
Arrivano alle Gallerie d’Italia in Piazza Scala a Milano, museo di Intesa Sanpaolo, i capolavori della Collezione Torlonia. Dal 25 maggio al 18 settembre 2022, con la mostra “I Marmi Torlonia. Collezionare Capolavori. The Torlonia Marbles. Collecting Masterpieces”, è visibile nel capoluogo lombardo la più importante raccolta privata di statuaria classica, in una grande esposizione che, con cinque nuove opere restaurate, inaugura il programma espositivo mondiale della collezione.
Gallerie d’Italia ha voluto supportare questa fondamentale opera di conservazione contribuendo al restauro del Sarcofago Consolare e della scultura della Leda che aprono e chiudono significativamente la mostra. Vediamo il primo, nel dettaglio: marmo bianco a grana media da scavi sulla via Ardeatina, l’opera, dalle dimensioni imponenti, costituisce una straordinaria testimonianza di sarcofago a lènos, diffusosi a Roma a partire dalla tarda età antonina (fine secolo II) nell’ambito di una corrente filellenica, ed una delle più complesse raffigurazioni del tema della concordia coniugalis trasferita in una dimensione intellettuale.
Un fregio continuo si snoda sulla superficie, con al centro la coppia di defunti (le teste rivolte una verso l’altra), accompagnati da due file di uomini, sebbene in origine la donna avesse un seguito muliebre. La scena allude al processus consularis, corteo che seguiva il console (cioè il defunto, frontale, in abiti senatoriali, con la destra levata in gesto oratorio o di saluto e volumen nella sinistra) il primo giorno della sua entrata in carica. Come si è detto, il maestoso sarcofago accoglie i visitatori, negli spazi di grande respiro delle Gallerie, dove trova la sua ideale collocazione il colossale Dace prigioniero simile agli esemplari del Foro di Traiano, accanto ai ritratti di Domiziano e di Antinoo.
Il percorso termina con una sezione interamente dedicata ai restauri dove l’Ercole composto da 112 pezzi, già esposto a Roma, dialoga con la scultura della Leda con il cigno: in entrambe le opere saranno visibili diverse fasi dell’intervento di pulitura, per raccontare le sfide che deve affrontare il restauro contemporaneo.
L’esposizione “I Marmi Torlonia. Collezionare Capolavori. The Torlonia Marbles. Collecting Masterpieces” nasce da un accordo tra la Fondazione Torlonia e il Ministero della cultura con la Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e la Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma, autentico esempio di collaborazione tra pubblico e privato nel segno della cultura.
Il nuovo appuntamento è la prima tappa, dopo il successo dell’inaugurazione romana, di un tour presso importanti musei internazionali che si concluderà con l’individuazione di una sede espositiva permanente del nuovo Museo Torlonia; mentre, presso i Laboratori Torlonia di via della Lungara, proseguono i restauri delle sculture della Collezione.
Il progetto scientifico a cura di Salvatore Settis e Carlo Gasparri si rivela in un percorso espositivo che mantenendo il fil-rouge di una cronologia a ritroso sulla storia del collezionismo, mette in luce l’eccezionale rilevanza della storia del Museo Torlonia alla Lungara, fondato dal principe Alessandro Torlonia nel 1875.
Per Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo, “dopo la mostra dedicata a Canova e Thorvaldsen, le Gallerie di Piazza Scala celebrano nuovamente l’arte scultorea ospitando gli straordinari marmi romani collezionati dalla famiglia di banchieri e mecenati Torlonia. L’iniziativa, frutto della sinergia tra istituzioni pubbliche e private e dell’impegno curatoriale di Salvatore Settis e Carlo Gasparri, arricchisce l’offerta espositiva milanese con una proposta di altissima qualità, che contribuisce a diffondere la conoscenza di un autentico tesoro del nostro Paese”.
Settis e Gasparri, curatori, sottolineano che finalmente, “trasferendosi da Villa Caffarelli sul Campidoglio ai ben più vasti spazi delle Gallerie d’Italia in piazza della Scala, la mostra appare rinnovata non solo perché comprende cinque sculture in più, ma anche per il nuovo allestimento di Lucia Anna Iovieno, che conserva il filo narrativo attraverso la storia del collezionismo, ma propone nuovi e inattesi punti di vista e interrelazioni fra i marmi”.