Cultura
God save the Queen, la Regina Elisabetta II festeggia 70 anni di Regno
Di Valentina Ricci
“God Save the Queen”. E oggi che la corona inglese, e i britannici, festeggiano il Giubileo di Platino possiamo serenamente affermare che mai preghiera fu più esaudita. Elisabetta II, divenuta regina a soli 26 anni dopo la prematura morte del padre Giorgio VI, è di fatto la sovrana più longeva della storia del Regno Unito. Prima di lei solo Vittoria aveva celebrato quello di diamante nel 1897.
Tradizione vuole che per il festeggiamento di ogni Giubileo, cioè gli anniversari dell’incoronazione a cifra tonda, vengano accesi tutti i fari nel Regno: per la prima volta anche quelli delle capitali dei paesi del Commonwealth si uniranno al corteo luminoso. Perché, nonostante gli scalpori di corte, i governi e le crisi diplomatiche, Elisabetta II è sempre stata la guida ferma e imperturbabile che ha traghettato il Paese e il popolo britannico fuori dalle burrasche.
A cominciare dalla cerimonia di incoronazione (2 Giugno 1953) quando la neo-regina giurò solennemente di sostenere la legge nel suo regno e di assumere il governo della Chiesa d’Inghilterra distogliendo l’attenzione dal tradimento dello zio Edoardo VIII che nel 1936 aveva abdicato per sposare la “divorziata americana” Wallis Simpson. Una follia d’amore che fece guadagnare ad Elisabetta il trono.
Un imperdonabile gesto di debolezza per una Regina che ha fatto del matrimonio con il compianto Filippo di Edimburgo il simbolo di un amore che nulla può scalfire nonostante le scappatelle del re consorte abbiano creato non poche notti insonni alla Sovrana.
Come quelle che nel corso degli anni, poi, sono arrivate dall’irrequietezza amorosa del figlio Carlo; dal rapporto travagliato con Diana “la principessa del popolo”; dal desiderio di indipendenza del nipote Harry e ultimo, le vicende legali del figlio Andrea coinvolto nel caso Epstein con l’accusa di violenza sessuale ai danni dell’allora 17enne Virginia Giuffre. La Regina ha privato il figlio di ogni onorificenza e grado militare nel tentativo, ancora una volta, di mantenere separati la vita privata da quella pubblica agli occhi dei sudditi.
Ogni volta che la stampa e l’opinione pubblica inglese e internazionale hanno cercato di far vacillare la credibilità della corona, Elisabetta II ha sempre risposto con il tipico aplomb inglese inviando ai britannici messaggi di apertura; pacate ma sincere dimostrazioni di amore per il proprio paese e rettifiche incontrovertibili. Ogni volta a voler sottolineare il motto dei sovrani inglesi sullo stemma ufficiale “Dio e il mio diritto” e quello dell’Ordine della Giarrettiera “Vergogna a chi ne pensa male”.
Quasi una risposta a chi, per esempio, ha proprio pensato male credendo che l’emergenza Covid spingesse la sovrana ad abdicare in favore di Carlo. Lei che è stata la prima testimonial della campagna vaccinale: “Il vaccino? Non fa male e ti protegge”. Una regina, una donna che ha sempre saputo interpretare il presente senza mai mettere a repentaglio la Costituzione.
E ora che è stato dato ufficialmente il via ai festeggiamenti, che culmineranno nel primo weekend di giugno, il Regno Unito si prepara a dare una spallata a questi ultimi due anni di pandemia con la sua Regina al proprio fianco.
CURIOSITÀ
Queen’s Green Canopy: È l’iniziativa legata al Giubileo con la quale la Regina incoraggia i cittadini a piantare un nuovo albero in occasione della ricorrenza.
La migliore ricetta originale per il budino della Regina diventerà Il Platinum Pudding ufficiale dei 70 anni del regno e che potrà essere gustato durante il Big Jubilee Lunch. Nel 1953 era stato il turno del Coronation Chicken la ricetta del pollo lanciata in occasione dell’incoronazione.
Il 2 giugno si terrà la tradizionale Trooping the Colour la parata con oltre 1400 soldati , 200 cavalli e 400 musicisti.