Cultura

Gibellina è Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026

31
Ottobre 2024
Di Giampiero Cinelli

Le città possono veleggiare tra passato e presente, facendo forza sulla loro storia e tradizione per proporre un’idea di contemporaneo. Al fine di incentivare questo processo culturale, il Ministero della Cultura ha promosso il concorso “Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026” e oggi ha assegnato la vittoria a Gibellina. La premiazione si è svolta al Mibac alla presenza del ministro Alessandro Giuli, è stato lui ad annunciare il primo classificato.

Queste le motivazioni riportate nella nota del Ministero: «La prima ‘Capitale italiana dell’Arte contemporanea’ con la sua candidatura offre al nostro Paese un progetto organico e solido, consegnando all’Italia di oggi un esemplare modello di intervento culturale, fondato su valori e azioni che riconoscono all’arte una funzione sociale e alla cultura lo statuto di bene comune. Per la sua capacità progettuale nel riattivare il suo straordinario patrimonio di opere, coniugando nel presente memoria e futuro, conservazione e valorizzazione, attenzione al locale e ambizione internazionale; per la sua capacità di coinvolgimento delle nuove generazioni e della cittadinanza tutta, interpellando il territorio più ampio sulla base di una comune consapevolezza civica, stringendo alleanze con istituzioni pubbliche e private, nazionali e transnazionali; per il fatto di essere Città pioniera di ciò che oggi definiamo rigenerazione urbana, e per la capacità di essere insieme una città-opera e una città da abitare: per il suo progetto, con il quale la città diventerà un grande laboratorio dove le pratiche e le energie dell’arte contemporanea saranno chiamate a condividere pensieri e soluzioni sui temi dello spazio pubblico, della comunità, del paesaggio, della sostenibilità e del capiente concetto di eredità».

Così Gibellina si aggiudica un milione di euro di contributo statale, da utilizzare per attività e progetti incentrati sull’arte contemporanea. Si tratterà, per un anno, di «mostre, festival e rassegne, oltre alla realizzazione e la riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione dell’arte contemporanea».

L’iniziativa, è stato spiegato dal ministro della Cultura Alessandro Giuli, è solo l’inizio di una visione ampia di interventi e di sinergie da instaurare con le realtà del Paese.

La scelta è stata fatta tra cinque città finaliste. Oltre Gibellina c’erano in lizza Carrara, Gallarate, Pescara, Todi. In totale le città che hanno partecipato alla gara sono state 23, ufficializzando la candidatura il 15 aprile di quest’anno quando il bando è stato aperto.

Come Gibellina ha convinto la giuria? Con queste parole è stata presentata la loro idea di città contemporanea: «Portami il Futuro”, un progetto ambizioso che si sviluppa attraverso iniziative legate all’arte e alla creatività contemporanea, dalla progettazione culturale alla rigenerazione urbana, al restauro e soprattutto alla costruzione di una visione sul futuro che sappia tener conto della bellezza come valore condiviso e rigenerante». Qui il video di promozione di Gibellina.

Alessandro Giuli intervenendo ha detto: «Questo è un tributo alla creatività e al genio italiano. L’arte contemporanea aiuta a ripensare l’ambiente e a far crescere le città; le città che sono così importanti, soprattutto nella storia d’Italia. Hanno disegnato la geografia culturale e politica del Paese».

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