Cultura
Donne e difesa il focus della seconda puntata di StrongHer
Di Giulia Borderi
Donne, difesa e sicurezza: apparentemente nessun legame verrebbe da dire ai più miopi ma i tempi sono cambiati. La saetta rosa di StrongHer si staglia negli UTOPIA Studios e fa da sfondo ad un dibattito che ha coinvolto il Sottosegretario di Stato alla Difesa Giorgio Mulè e tre donne provenienti da tre mondi diversi: da quello sportivo Francesca Lollobrigida, Atleta olimpica e Primo Aviere Scelto, da quello aziendale Domitilla Benigni, AD Elettronica e da quello giornalistico Giancarla Rondinelli della RAI.
Ad accomunarle però non è l’essere donne ma essere un punto di riferimento nel loro settore. Le speaker hanno condiviso la propria esperienza professionale, raccontando le sfide ed i pregiudizi che hanno affrontato lungo la loro carriera.
Il ciclo di talk condotto da Gaia De Scalzi, Direttrice Media Relations UTOPIA, si è soffermato sul ruolo delle donne nel settore difesa e sui preconcetti che ostacolano il loro ingresso nel mercato del lavoro, in particolare nel settore cybersicurezza. Come sottolineato dalla dottoressa Benigni: «In Elettronica, come in tutte le industrie della difesa purtroppo, la percentuale di donne è bassa e si aggira intorno il 15/20%; per questo attraverso programmi di welfare aziendali dedicati a tutti i dipendenti, abbiamo cercato di bilanciare il mondo del lavoro con quello della famiglia».
Oltre ad essere AD di Elettronica, la dottoressa Benigni ricopre la carica di Presidente di Cy4Gate e della sezione italiana di Women4Cyber che la vede impegnata in prima persona nel promuovere la leadership femminile e quindi nell’incoraggiare la gender equality ed il gender inclusion.
Come intervenire? Secondo la speaker «per rompere lo stereotipo sociale, che vede determinate competenze prerogative esclusive degli uomini, bisognerebbe partire già dalla scuola, attirando e indirizzando i talenti verso le materie tecnico scientifiche, cosiddette STEM. Altra leva a cui si può ricorrere è il reskilling soprattutto nel settore dell’alta tecnologia. Lavorando sui processi e sulle competenze per rendere maggiormente spendibili le discipline umanistiche alla luce anche di nuove professioni emergenti. In questo lungo percorso il mondo politico, industriale e l’associazionismo giocano un ruolo preminente». Molte sono le nuove sfide che si affacciano e si rende necessario un cambio di prospettiva tanto nel settore privato che nel pubblico come sottolineato dalla giornalista RAI Rondinelli.
È di questo avviso anche il Sottosegretario di Stato alla Difesa Giorgio Mulè il quale conferma che già molto è stato fatto nel nostro paese: «Nel settore cybersicurezza posso confermare per esperienza sul campo che le donne, laddove sono integrate in teatri operativi al di là dell’abbracciare il mitragliatore, danno risultati straordinari nella cyberwar per capacità di applicazione alla materia e di prevenzione del pericolo. Ma ci tengo a precisare che le donne impegnate nelle Forze Armate entrano non perché donne bensì per passione, capacità, e credo in determinati valori. Certamente bisogna e si può fare di più non per favorire ma per accompagnare le donne e sono disponibile a reperire eventuali suggerimenti nell’individuare gli strumenti per farlo». Ne è un esempio Francesca Lollobrigida che, nella duplice veste di donna appartenente alle forze armate e atleta olimpica, ci ricorda, riprendendo le parole di O. Wilde «Date alle donne occasioni adeguate e saranno capaci di tutto».
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