Cultura

Achtung!

14
Febbraio 2025
Di Adriano Metz

Alexander Privitera, Achtung! La Germania in panne. Che ne sarà del modello tedesco, 2025, Paesi
Edizioni, 16 Euro.

Achtung! Avvertenza: da leggere preferibilmente prima del 23 febbraio. Che fine ha fatto la
locomotiva d’Europa? La rassegna dell’ultimo ventennio tedesco che Alexander Privitera qui
presenta prova a rispondere a questa domanda, formulata a mo’ di sfinge: non può esserci
locomotiva d’Europa senza Europa.

In questo primo volume della nuova collana di Paesi Edizioni l’autore restituisce l’identikit, i meriti
e le colpe dei cancellieri-macchinisti: “che idee avevano, quali leve (spesso sbagliate) hanno tirato
e come hanno provocato, dopo una decennale e brillante corsa, una brusca frenata che oggi rischia
di fare deragliare l’intero vecchio continente
”.

Ma la crisi tedesca non comincia con la fine dell’era di Angela Merkel e l’inizio sbiadito di quella,
breve, dell’anonimo Olaf Sholz. Infatti, al contrario di come si fa nei pasti, Privitera inizia con la
frutta: Die Birne, «la pera», il soprannome del cancelliere Helmut Kohl (a onor di cronaca chiamato
anche il gigante buono). Kohl e il suo fisico diventano un paradigma utile al testo, perché la tesi è
che dopo di lui la Germania ha smesso di produrre cancellieri della stessa stazza, in tutti i sensi.

L’autore è chiaro: “Nelle pagine che seguono, quindi, tenterò di chiarirne i motivi, spiegando anche
perché un simile fatto è diventato un problema, anzi il Problema
”. Che Privitera aveva annusato da
lontano, dal tempo della cancelleria di Gerhard Schröder, quando Audi-man affronta a muso duro
l’America di George W. Bush. “Cominciai allora a raccogliere materiale per un possibile libro
sulla nuova Germania che sembrava farsi più spregiudicata, e quest’ipotesi convinse alcuni
diplomatici tedeschi, che iniziarono a condividere con me dettagli, confidenze e considerazioni”.

E allora eccole, lamentele e speranze, indiscrezioni e confidenze su immigrazione, industria,
politica, Europa che “toccano ora il nazismo ora il pacifismo, il senso di colpa e l’efficienza
teutonica, la pretesa superiorità e il rigore morale, per arrivare al recente smarrimento: parola
chiave del libro
”.

Articoli Correlati

di Alessandro Caruso | 22 Febbraio 2025

Tra Ucraina, economia e scandali italiani

Harris Trump
di Giampiero Gramaglia | 22 Febbraio 2025

Trump liquida capo Stato Maggiore difesa; luna di miele finita?

trump ucraina
di Gianni Pittella | 22 Febbraio 2025

Imperialismo Usa-Russia, ora serve l’asse franco tedesco