
Di Paolo Bozzacchi | 12 Giugno 2024
G7 Borgo Egnazia: dossier aperti e curiosità
Il G7 di Borgo Egnazia, sotto la Presidenza italiana, apre ad un’estate diplomatica con appuntamenti decisivi per le sorti internazionali.
Giornalista professionista con esperienze in Tv, Radio, carta stampata e online. Autore televisivo e conduttore radiofonico per diversi programmi di taglio economico, storico e d’intrattenimento per Rai2, Rai3, Radio1, GRParlamento e La7, ha diretto per cinque anni Enel Tv ed Enel Radio.
Il G7 di Borgo Egnazia, sotto la Presidenza italiana, apre ad un’estate diplomatica con appuntamenti decisivi per le sorti internazionali.
Presto saranno 10 i Paesi UE che avranno scelto la soluzione “Due popoli, due Stati”, per il conflitto Isarelo-Palestinese.
“Equilibrium” è il titolo della quarta edizione del Festival di geopolitica e relazioni internazionali, che si è tenuto ieri a Roma. Organizzato da UNINT (Università…
Riunione del Consiglio Supremo di Difesa: lo scenario generale di sicurezza si è ulteriormente deteriorato. Rilanciato l’impegno dell’Italia
L’Italia sto ospitando le riunioni del Gruppo speciale Mediterraneo e Medio Oriente (Gsm) dell’Assemblea Parlamentare dell’Alleanza Atlantica
Sono gli smart workers, ma potremmo definirli anche apolidi digitali. A caccia del miglior work life balance possibile.
L’asticella è molto alta. Essere il primo Paese al mondo con una norma in vigore dedicata alla regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale
Il G7 a guida italiana ha il compito di lavorare per la pace. Il governo è impegnato in uno sforzo a tutto tondo.
Obiettivi ambiziosi. La Palestina 11 anni fa ha presentato all’ONU la richiesta formale di diventare membro. Richiesta rinnovata in settimana.
“I confini del Mediterraneo Allargato e dell’Indo-Pacifico si sovrappongono”. Anche a livello di interesse strategico per l’Italia.
Il viaggio del Presidente Mattarella in Africa Occidentale arriva nel pieno bollore della cosiddetta coup belt, la “cintura del golpe”.
Tutte le sane amicizie possono aiutare la pace. O per lo meno contribuire a fermare un’escalation. Questo il senso della visita della Premier Meloni in Libano, oggi per un incontro one-to-one con l’omologo Najib Mikati, domani per la visita alla base militare “Millevoi” a Shama.