Di Gianni Pittella | 04 Gennaio 2023
Serve più programmazione per affrontare le emergenze
Abbiamo sostituito la cultura della programmazione con quella dell’emergenza e della memoria corta. Nel 2023 bisogna guardare lontano.
Laureato in Medicina e Chirurgia, è un autorevole esperto di politiche europee ed enti locali, riconosciuto a livello internazionale. Già Presidente e Vicepresidente del Parlamento europeo, è stato anche deputato in Italia e, più recentemente, senatore. Oggi è Sindaco del suo paese natale Lauria, in provincia di Potenza. Ha alle spalle un'intensa attività editoriale, con pubblicazione di articoli e saggi.
Abbiamo sostituito la cultura della programmazione con quella dell’emergenza e della memoria corta. Nel 2023 bisogna guardare lontano.
Il Parlamento europeo, il cuore della democrazia europea, è l’epicentro di una vicenda che ha scosso le coscienze provocando sgomento.
L’accordo sul RepowerEU ha solo alcune criticità annidate nel futuro comportamento delle amministrazioni locali. Sarà necessario vigilare.
Piace l’indirizzo generale della riforma del patto di stabilità. Si teme l’elemento “distraente” Qatargate, come il Covid due anni fa.
Se si vuole che l’area dei Balcani sia sottratta a corteggiamenti russi, terrorismo e traffici illegali la strada è una: l’adesione all’Ue.
La recessione e il disastro sociale-alimentare per il conflitto ucraino richiedono politiche anticicliche dell’Unione europea. L’analisi.
Questo è l’anno dei comuni. Saranno loro a dover drenare le risorse del Pnrr. Ecco quattro problematiche concrete.
Il braccio di ferro tra Roma e Parigi relativo ai migranti accende una spia sul fronte nazionale, europeo e mondiale.