Di Ettore Maria Colombo | 24 Luglio 2023
Prodi chiede alla Schlein un ‘radicalismo dolce’
Lo schiaffo di Cesena. Prodi chiede alla Schleinun ‘radicalismo dolce’ e la fine del ‘settarismo’, dove Bonaccini lanciò la sua corrente.
Giornalista di punta del Quotidiano nazionale, è ospite fisso di vari programmi tv in qualità di esperto cronista delle "alchimie di palazzo" che determinano gli equilibri della politica nazionale. Oltre che con il The Watcher, collabora con Tiscali notizie, Reset online, Cahier de Galileo e altre riviste come quella del Sigaro Toscano. È anche autore di vari saggi.
Lo schiaffo di Cesena. Prodi chiede alla Schleinun ‘radicalismo dolce’ e la fine del ‘settarismo’, dove Bonaccini lanciò la sua corrente.
Nel “cielo” disastrato del centrosinistra. Partendo dalla Schlein, passando per il “campo largo” (Pd-M5s-Avs), fino al “campo stretto” (Pd-Terzo Polo).
Una lunga storia di odio. “Non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconi in me”. L’ossessione (perdente) della sinistra per il ‘Cavaliere nero’.
Elly balla da sola. Dopo la sconfitta elettorale arrivano le critiche dall’interno del partito: ex lettiani e riformisti sul piede di guerra.
Perché la sinistra è contraria alle riforme istituzionali e in particolare e tutte le varianti del presidenzialismo.
L’epopea del 25 aprile tra due Repubbliche, tra i momenti di scontro e quelli di riappacificazione. La memoria condivisa è ancora lontana.
Le baruffe di Renzi e Calenda, per lo più inutili e capziose, nascondono una triste realtà: il Terzo Polo è sempre stato ininfluente.
Regionali: le regioni in mano al centrodestra iniziano a essere tante e possono solo che aumentare mentre quelle in mano al centrosinistra possono solo diminuire.
Il “noi” del PD sopraffatto dall’IO di Elly Schlein. La nuova segretaria impone il suo modello e plasma i gruppi parlamentari a sua immagine.
Cgil e governo. Gelo e silenzio accolgono la premier, ma persino Landini e Meloni hanno interessi convergenti.
I movimenti del nuovo Pd della neo-segretaria Elly Schlein, tra i sondaggi e il numero degli iscritti, ma anche le manovre intorno alla presidenza, forse da assegnare all’ex sfidante Bonaccini.
Cosa cambia adesso nel Pd di Elly Schlein. Le prime teste che potrebbero saltare sono quelle della segreteria e dei capigruppo.