Di Daniele Capezzone | 03 Aprile 2023
Si può aiutare il leader anche parlando meno…
La politica delle leadership è una cosa seria. A elezioni passate sarebbe un errore ritenere che possano ricominciare a circolare le voci dietro al leader.
Giornalista, già segretario dei Radicali italiani e, successivamente, parlamentare del PdL, di cui è stato anche portavoce. È considerato uno dei più influenti pensatori e opinionisti dell'area liberal-conservatrice italiana. Autore di numerose pubblicazioni, è stato per anni una firma di punta del quotidiano La Verità. Oggi è direttore editoriale di Libero.
La politica delle leadership è una cosa seria. A elezioni passate sarebbe un errore ritenere che possano ricominciare a circolare le voci dietro al leader.
Comunque la pensiate, vi invito ad ascoltare il comizio di Trump a Waco, in Texas, dimenticando – almeno per un pò – giudizi e pregiudizi.
Bipartitizzazione de facto del quadro politico italiano. Una tendenza politica nuova e positiva che potrebbe verificarsi entro il 2024.
Se gli oppositori politici e mediatici della Meloni sbagliano i criteri di analisi applicando parametri degli elettori che la detestano.
Accuse alla destra di disumanità, accenni predatori alle case sfitte e gli abbracci con Conte. Perchè la segreteria del Pd è partita così.
Il surreale selfie “con vista bara” richiesto e scattato da uno sventurato nella camera ardente in memoria di Maurizio Costanzo.
Lo sciopero dei redattori di Repubblica: un editore deve mettere soldi senza poter compiere scelte di mercato o ha il diritto di prendere decisioni sulla linea editoriale così come sulla sostenibilità della testata che finanzia?
Nessuno rivolti la frittata, il problema non è un bacio. Guardando sulla Rai il Festival di Sanremo viene da dire: “Giorgia, privatizzala!”.
Gli schieramenti pensino anche al day after le elezioni in Lombardia e Lazio. Hanno entrambi molto da lavorare.
La reazione inaspettata di istituzioni, media e della politica rispetto agli insulti rivolti al ministro Crosetto da parte di Dmitry Medvedev
Sono trent’anni che discutiamo di giustizia. E ormai le posizioni sono abbastanza squadernate sia in Parlamento che nella società italiana.
Prima “pericolo fascista” poi “eccesso di draghismo”. Gli attacchi dei media italiani al governo Meloni non giovano a nessuno.