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Di Daniele Capezzone | 25 Settembre 2023
L’opposizione non allarga il suo campo
Dopo tanta retorica sul “campo largo”, ci si accorge che il campo in questione – in realtà – non è né largo né stretto: è semplicemente invariato, sempre lo stesso
Giornalista, già segretario dei Radicali italiani e, successivamente, parlamentare del PdL, di cui è stato anche portavoce. È considerato uno dei più influenti pensatori e opinionisti dell'area liberal-conservatrice italiana. Autore di numerose pubblicazioni, è stato per anni una firma di punta del quotidiano La Verità. Oggi è direttore editoriale di Libero.
Dopo tanta retorica sul “campo largo”, ci si accorge che il campo in questione – in realtà – non è né largo né stretto: è semplicemente invariato, sempre lo stesso
Numerosi commentatori si affaticano a immaginare o a delineare strategie complessive europee in vista dell’appuntamento elettorale del prossimo giugno.
Covid: il clima allarmistico che alcuni organi di informazione hanno cercato di creare nei giorni scorsi appare nocivo.
È comprensibile che davanti a gravi episodi di criminalità non ci si limiti a risposte legate all’ordine pubblico, ma relative alla sicurezza e al contrasto al crimine.
Sia detto con rispetto: vietare il porno perché nella nostra società ci sono anche alcuni stupratori sarebbe come vietare i marciapiedi perché ci camminano sopra pure gli scippatori
Sul caso Vannacci si è detto di tutto, tranne una cosa: che il free speech è un diritto liberale, difeso da chi ha a cuore la libertà di parola.
La differenza tra i liberali e gli altri in fondo è tutta qui. Life is larger than politics: la vita è più grande della politica.
La vicenda Crosetto ci insegna che dovremmo contrastare i due mali dell’uso politico della giustizia e della pesca a strascico a scopo di attacco mediatico-giudiziario, ripristinando un rapporto sano tra politica e giustizia.
La narrazione delle opposizione di un’”Italia isolata”, dei “sovranisti cattivi”, sembra non reggere contro la realtà dei successi in politica internazionale ed europea.
Crosetto e Tajani sottovalutati nei giorni dei successi e messi nel mirino quando invece le cose non vanno per il verso giusto.
Giorgia Meloni deve, da un lato, tutelare Nordio dai suoi odiatori, mentre dall’altro deve convincere il Guardasigilli a un minimo di continenza verbale che deve però accompagnarsi a un massimo di produzione normativa riformatrice.
Collegare l’offensiva giudiziaria in corso contro la maggioranza alla riforma della giustizia incardinata da Nordio? È bene ricordare che Csm e Anm non sono una “terza Camera”.