Di Daniele Capezzone | 08 Gennaio 2024
Fermate quelli che…”ci vuole una nuova legge”
“Ci vuole una nuova legge”. Il delirio culturale per cui la macchina legislativa debba continuare a produrre anziché ridurre il carico normativo.
Giornalista, già segretario dei Radicali italiani e, successivamente, parlamentare del PdL, di cui è stato anche portavoce. È considerato uno dei più influenti pensatori e opinionisti dell'area liberal-conservatrice italiana. Autore di numerose pubblicazioni, è stato per anni una firma di punta del quotidiano La Verità. Oggi è direttore editoriale di Libero.
“Ci vuole una nuova legge”. Il delirio culturale per cui la macchina legislativa debba continuare a produrre anziché ridurre il carico normativo.
Buoni propositi per l’anno appena iniziato: dare spazio a un discorso pubblico più libero dalla costante logica della ricerca del conflitto a tutti i costi.
Non varrebbe già la pena di pensare con saggezza al giorno dopo, al 10 giugno, a cosa ciascuno vorrà-potrà-dovrà fare dopo?
Imu: rimettere mano alla tassa sulla proprietà immobiliare significherebbe dare un respiro e una prospettiva alla politica fiscale italiana.
Non facciamo le mammolette: in una democrazia confronti e scontri non solo sono fisiologici ma sono l’essenza della fisiologia democratica.
Sarebbe più utile – in modo intelligente e concordato – una lungimirante divisione dei compiti da qui alle Europee.
Anche i bambini conoscono due realtà: l’uso politico della giustizia e il metodo delle intercettazioni a strascico.
Troppo chiara la responsabilità criminale di Hamas, troppo indifendibile la causa amata da tanti, troppo difficile essere ambigui
Fitch conferma il rating dell’Italia. E gli stessi media che alla vigilia avevano pompato il giudizio poi hanno derubricato la notizia a mera “breve”.
Nota positiva: la patetica sorte dei gufi dello spread, di quanti avevano scommesso sul logoramento del governo.
Le rilevazioni dei sondaggi politici attestano spostamenti minimi. Tendenza che non appare scalfita né tra gli schieramenti né tra le forze di opposizione.
Quando la storia bussa alla porta è insensato che la discussione pubblica nazionale resti centrata su aspetti condominiali e minori.