
Di Daniele Capezzone | 10 Marzo 2024
E i problemi degli italiani?
Sia per chi esulta sia per chi è rimasto deluso, c’è il rischio che la politica risulti introvertita, centrata solo su agende e scadenze.
Giornalista, già segretario dei Radicali italiani e, successivamente, parlamentare del PdL, di cui è stato anche portavoce. È considerato uno dei più influenti pensatori e opinionisti dell'area liberal-conservatrice italiana. Autore di numerose pubblicazioni, è stato per anni una firma di punta del quotidiano La Verità. Oggi è direttore editoriale di Libero.
Sia per chi esulta sia per chi è rimasto deluso, c’è il rischio che la politica risulti introvertita, centrata solo su agende e scadenze.
Lo stesso termometro, applicato a corpi diversi, registra temperature differenti. Una constatazione dimenticata da politici e “analisti”.
Riguardate il sondaggio di Skuola.net, realizzato su un campione di 2500 alunni delle scuole superiori italiane.
Le elezioni europee si terranno tra 111 lunghissimi giorni. Ma dal 16 febbraio sono già state pronunciate invettive grevi e indifendibili.
Sanremo, altro che “intrattenimento”. Con 11-12-13 milioni di spettatori ogni battuta, ogni mezza parola acquisisce un valore assoluto.
Da tutte le parti della barricata politica, sia nell’area di maggioranza che in quella di opposizione, sono in movimento micromanovre
Candidatura di Meloni e Schlein, i sondaggi continuano a dire la loro, ma siamo sicuri che l’obiettivo non sia una congettura politica?
Prescindendo dalle opinioni di ciascuno nel merito, c’è un punto di metodo politico che suscita preoccupazione
Gentile Elly, si fidi di me, che non la penso come lei quasi su nulla. Ci rifletta. Comunque vada il voto europeo, il risultato le sarà imputato.
“Ci vuole una nuova legge”. Il delirio culturale per cui la macchina legislativa debba continuare a produrre anziché ridurre il carico normativo.
Buoni propositi per l’anno appena iniziato: dare spazio a un discorso pubblico più libero dalla costante logica della ricerca del conflitto a tutti i costi.
Non varrebbe già la pena di pensare con saggezza al giorno dopo, al 10 giugno, a cosa ciascuno vorrà-potrà-dovrà fare dopo?