Di Giampiero Gramaglia | 13 Novembre 2024
Usa 2024: +8, Trump fa raffica di nomine, il ruolo di Musk e ‘Rama’
Le prime nomine di Donald Trump per la sua amministrazione. Fa riflettere l’attenzione alla casella dell’efficienza governativa.
Le prime nomine di Donald Trump per la sua amministrazione. Fa riflettere l’attenzione alla casella dell’efficienza governativa.
Aumentate vertiginosamente le ricerche online degli americani su come trasferirsi in altri Paesi. Intanto Trump lavora alla sua squadra.
Un impulso alla deportazione degli immigrati ricorrendo all’esercito, la concessione della grazia agli insorti del 6 gennaio e la cancellazione dei processi in cui lui è imputato: questa è un’agenda del presidente eletto Donald Trump nel primo giorno del suo secondo mandato.
Dopo appena quattro giorni, Trump chiama subito il presidente ucraino. La sua ombra, Musk, partecipa alla discussione.
I tre fronti dopo il voto di martedì e i riflessi internazionali del ‘come back’ di Trump, con le prove di dialogo del presidente russo Vladimir Putin.
Trump prepara il ritorno alla Casa Bianca tra sfide legali e protezionismo. Biden e Harris pronti a collaborare.
Donald Trump sarà il 47° presidente degli Stati Uniti: il 20 gennaio 2025, tornerà alla Casa Bianca per un secondo mandato. Prima di lui, solo il democratico Grover Cleveland
Finisce in parità il primo ‘mini-round’ delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti: tre voti ciascuno per Kamala Harris, candidata democratica, e Donald Trump, candidato repubblicano, nel minuscolo paesino di Dixville Notch, nel New Hampshire, al confine con il Canada.
Ultime battute della campagna elettorale nella vigilia dell’Election Day di domani 5 novembre, tra frasi shock (di Trump) e sondaggi ancora incerti.
Un sondaggio che non t’aspetti e un voto che non conta. L’anti-vigilia dell’Election Day è segnata da una ridda di segnali contraddittori sull’esito della consultazione.
L’attenzione dei media Usa è attratta da una battuta di Trump che suona esplicita minaccia a Liz Cheney, la figlia del vice del presidente Goerge W. Bush.
L’esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti resta estremamente incerto, ma il timore di perdere prevale nel campo democratico.