Elezioni regionali in Lazio e Lombardia. Non scaldano gli animi, ma avranno effetti importanti. Centrodestra avanti in entrambe le Regioni.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto si è presentato in audizione per esporre le linee programmatiche del suo dicastero davanti alle commissioni di Difesa della Camera e degli Affari esteri e difesa del Senato.
Le squadre dei candidati alle prossime elezioni regionali del Lazio: chi c’è dietro ai nomi di Donatella Bianchi, Francesco Rocca e Alessio D’Amato, e le anticipazioni su chi occuperà gli assessorati della futura giunta.
Sono trent’anni che discutiamo di giustizia. E ormai le posizioni sono abbastanza squadernate sia in Parlamento che nella società italiana.
Primarie Pd, per i sondaggi vince Bonaccini. Ma la Schlein vince, ai punti, la battaglia sulla nuova Carta dei Valori del partito.
Il finanziamento pubblico ai partiti politici nel 2022 ha fatto registrare incassi per oltre 20 milioni destinati alle formazioni che siedono a Montecitorio. Chi ha incrementato la sua quota rispetto all’anno scorso e chi, invece, l’ha vista diminuire?
Il primo confronto tra i candidati alla presidenza della regione Lazio Donatella Bianchi, Alessio D’Amato, Francesco Rocca espressione degli schieramenti di 5 Stelle, centrosinistra e centrodestra, si è svolto nel nome della battaglia sui temi cardine della campagna elettorale e della prossima azione di governo: gestione rifiuti, sanità, trasporti e infrastrutture.
L’Università di Urbino ha pubblicato uno studio sul rapporto tra cittadini e Stato. Emerge un Paese contraddittorio ma pronto a cambiare.
Il Csm dev’essere ancora completato. E dopo la riforma di Marta Cartabia prevede trentatré membri. Ieri caos a Montecitorio.
Il candidato alle prossime elezioni regionali per il centrosinistra Alessio D’Amato è pronto alla rimonta elettorale, anche grazie all’appoggio di +Europa, Radicali e Volt.
La campagna elettorale per le elezioni regionali si comincia a fare serrata. I candidati di Lombardia e Lazio si danno battaglia sui temi – trasporti, rifiuti e sanità su tutti – rimanendo saldi nelle alleanze di coalizione.
Prima “pericolo fascista” poi “eccesso di draghismo”. Gli attacchi dei media italiani al governo Meloni non giovano a nessuno.