Ambiente

Ue avanti sul Price Cap. La borsa olandese sarà riformata

19
Ottobre 2022
Di Giuliana Mastri

L’Ue ha varato le proposte per fronteggiare l’aumento dei prezzi del gas e, conseguentemente, dell’elettricità. Nella bozza presentata, soprattutto spicca l’idea di una riforma del Ttf, l’indice della Borsa di Amsterdam legato ai prezzi del combustibile. Si va avanti quindi con il progetto di cui già si era parlato di un indice dinamico, in cui le transazioni non possono determinare rialzi incontrollabili. Per far ciò, è contemplata l’esistenza di altri indici alternativi a quello di Amsterdam, per ora uno, dove i capitali possono andare quando quello principale è saturo, in primis permettendo ai produttori di energia di scegliere su quale mercato posizionarsi. Non viene ancora messo in discussione, comunque, il meccanismo per cui il prezzo più alto proposto nell’asta, determina il prezzo finale al quale tutte le compagnie forniranno energia nella giornata o in un dato periodo.

Ma cosa si intende precisamente per limite di prezzo dinamico? Un modello in cui non sono consentite transazioni a un prezzo superiore al limite stabilito, evitando l’estrema volatilità e prezzi eccessivi. La Commissione ha anche proposto di introdurre un nuovo “collare” ai picchi di prezzo infra-giornaliero temporaneo che sarà stabilito dalle borse di derivati della Ue.

Del pacchetto normativo si occuperanno i ministri dell’energia che si riuniranno il 25 ottobre a Bruxelles, ma prima di allora si pronunceranno dal punto di vista politico generale i capi di stato e di governo della Ue che si riuniranno giovedì e venerdì.

Acquisti congiunti e razionamento

Non solo price cap. Bruxelles ha fissato nelle linee guida del provvedimento anche gli acquisti congiunti e, però, anche un 15% di razionamento obbligatorio. La bozza accenna inoltre alla «solidarietà tra Paesi», da capire se in termini di scambi vantaggiosi di energia, qualora una nazione sia più avvantaggiata negli stoccaggi. Resta ad ogni modo la convinzione di ridurre la dipendenza da Mosca, attualmente passata da un 40% di forniture al 7% e l’obiettivo di raggiungere una soglia di stoccaggio a livello europeo del 90%. Il settore energetico sarà inoltre sostenuto con maggiore liquidità sfruttando il programma RePowerEU.

I prossimi passi

La presidente Ursula Von der Leyen ha così commentato: «Come misura tampone, limitiamo i prezzi tramite il Ttf. L’attuale parametro di riferimento che determina i prezzi è il Ttf focalizzato sul gasdotto, mentre il Gnl è diventato sempre più importante in Europa. Serve – ha aggiunto – un nuovo parametro di prezzo specifico per il Gnl, ma per questo ci vorrà tempo. Bisogna investire in fonti di energia autoctone, soprattutto rinnovabili. E per farlo, senza creare squilibri tra Stati Ue, la Commissione farà proposte per sostenere e potenziare RePowerEu».

Il prezzo scende

Il prezzo del gas sta ora scendendo, ieri ha chiuso a 127 euro per megawattora. Per novembre gli analisti sono ottimisti. Di certo si tratta ancora di numeri non appropriati, ma ora si vedrà se la speculazione ha raggiunto il suo picco.

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