Sono 23 gli articoli della bozza del decreto interministeriale Mimit-Mef, cioé il decreto attuativo del Piano Transizione 5.0. Il provvedimento stabilisce le modalità attuative del Piano e, in particolare, i termini di trasmissione delle comunicazioni, i criteri per la determinazione del risparmio energetico conseguito, il costo massimo ammissibile degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e le procedure di fruizione del credito d’imposta. Nel dettaglio, oltre a fornire una serie di definizioni e indicare i soggetti beneficiari, il decreto specifica i progetti di innovazione ammessi – indicando la procedura per la fruizione dei credito d’imposta – e quelli che, al contrario, non potranno accedere ad agevolazioni. Tra le attività oggetto di investimenti si fa riferimento ai beni materiali finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo e a specifiche attività di formazione agevolabili. Come anticipato, viene regolato il calcolo della riduzione dei consumi energetici da attestare attraverso apposite certificazioni di risparmio energetico, demandando al ministero delle Imprese e made in Italy, che si avvarrà del Gse, la vigilanza sulle attività svolte dai soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni tecniche.
Di seguito la bozza integrale del decreto attuativo.