Ambiente

Terre rare, scoperto un grande giacimento in Svezia. La notizia è anche geopolitica

16
Gennaio 2023
Di Giampiero Cinelli

Una scoperta che potrebbe cambiare gli equilibri geopolitici del prossimo futuro. Il più grande giacimento di “terre rare” sarebbe stato rinvenuto in Svezia. Una maxi distesa di metalli poco diffusi, di cui negli ultimi anni si parla molto, in quanto strategici per la produzione dei dispositivi elettronici e tecnologici più moderni. Come anche gli smartphone ma non solo. Sono utili nella produzione di automobili a zero emissioni, nelle turbine eoliche, nei magneti, nei microchip, nelle batterie, televisori e apparecchiature mediche. Come rende noto la compagnia di Stato Lkab, dai filoni minerari individuati si potrà ricavare più di un milione di tonnellate di ossidi di terre rare. 

Attualmente è la Cina a detenerne il “quasi monopolio” delle terre rare. Nel 2020 il 60% circa della produzione globale veniva da lì, secondo i dati dell’Agenzia USGS (The United States Geological Survey). Riusciremo quindi a bloccare la sua egemonia su questo mercato fondamentale? Pechino ha riserve per 44 milioni di tonnellate su un totale, a livello globale, di oltre 115 milioni di tonnellate. Seguono il Vietnam (22 milioni), il Brasile (21 milioni) e la Russia (12 milioni).

Dunque la scoperta, in realtà solo di una parte della potenziale area di intervento – gli scavi stanno andando avanti e si saprà di più nei prossimi tempi. La Svezia pare essere il territorio più promettente – andrebbe intesa innanzi tutto come un acceleratore rispetto all’indipendenza dai combustibili fossili. Non tanto come il segnale che l’inquinamento possa finalmente essere battuto. Perché sia chiaro, l’estrazione e la raffinazione di terre rare, molto vicine alla crosta terrestre e difficilmente disponibili in superficie, genera tonnellate di rifiuti tossici, erosione del suolo, possibile inquinamento delle acque e danni alla biodiversità. Tuttavia la loro lavorazione può dare un buon impulso alla transizione green, poiché verrebbero impiegate nella produzione di pannelli fotovoltaici.

Quali sono le terre rare

Il vantaggio che offrono è la resistenza a temperature molto alte. Ecco la seguente classificazione degli elementi:

  • Cerio (Ce, numero atomico 58)
  • Disprosio (Dy, numero atomico 66)
  • Erbio (Er, numero atomico 68)
  • Europio (Eu, numero atomico 63)
  • Gadolinio (Gd, numero atomico 64)
  • Olmio (Ho, numero atomico 67)
  • Lantanio (La, numero atomico 57)
  • Lutezio (Lu, numero atomico 71)
  • Neodimio (Nd, numero atomico 60)
  • Praseodimio (Pr, numero atomico 59)
  • Promezio (Pm, numero atomico 61)
  • Samario (Sm, numero atomico 62)
  • Scandio (Sc, numero atomico 21)
  • Terbio (Tb, numero atomico 65)
  • Tulio (Tm, numero atomico 69)
  • Itterbio (Yb, numero atomico 70)
  • Ittrio (Y, numero atomico 39)
La tavola periodica con le terre rare

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