Ambiente
Stati Generali ONTM 2024: una giornata dedicata al mare e alle energie rinnovabili offshore
Di Ilaria Donatio
Quando si parla di transizione energetica, di eolico offshore si parla davvero meno. Invece, converrebbe dedicare tempo a questo tema, spiegare bene cos’è l’energia eolica in mare e perché è un tassello fondamentale per la transizione energetica, essendo un potenziale da sfruttare, un’industria da salvare, una sfida per la classe politica. Un’intera giornata di lavori dedicata al tema delle rinnovabili offshore si è svolta alla Sala Loghi di Piazza Sallustio, a Roma, sede di Assonautica Italiana – Unioncamere.
La cornice perfetta dell’edizione 2024 degli Stati Generali ONTM, un’occasione di approfondimento e confronto in cui, oltre a fare il punto sulle attività svolte e sulla programmazione futura, ONTM – Osservatorio Nazionale Tutela del Mare ha voluto affrontare tematiche di grande attualità per il nostro Paese: le energie rinnovabili offshore, la sostenibilità ambientale ed economica, nonché il ruolo che il Cluster Mare e, in particolare, lo stesso Osservatorio possono e devono giocare per il Sistema Italia.
Il contesto
Vista la natura del territorio e l’orografia del paese, il potenziale eolico a terra in Italia non è particolarmente elevato, e concentrato principalmente nelle regioni del Sud Italia o nelle aree montane: nel primo caso si ripropone il problema di collegare efficacemente la produzione ai consumatori (si può fare, ma richiede tempo e investimenti), il secondo ha spesso generato forti opposizioni da parte della cittadinanza a causa dell’impatto che questi impianti hanno sul paesaggio montano.
Per questo l’eolico offshore è una delle grandi speranze per la transizione energetica, soprattutto in Italia. Gli impianti eolici offshore sono caratterizzati da una elevata produttività: i venti in mare sono, in media, più intensi e costanti di quanto non accada per i venti a terra. Inoltre, installare impianti eolici in mare mitiga fortemente il problema del consumo di suolo.
Se anche il suolo marino ha certamente il suo valore (anche se è stato mostrato come, in molti casi, le fondazioni per le centrali eoliche offshore abbiamo provocato un aumento della vita sui fondali), il problema del consumo di suolo è certamente più sentito sulla terraferma, soprattutto dal punto di vista dell’accettazione da parte della cittadinanza. Il punto centrale più problematico di altri sono i costi. In generale, le centrali eoliche offshore hanno un costo medio dell’energia prodotta più alto rispetto all’eolico onshore. Ma anche una maggiore produttività
I lavori di ONTM
Gli Stati Generali dell’Osservatorio Nazionale Tutela del Mare hanno visto l’introduzione del Direttore Generale di ONTM Federico Ottavio Pescetto, che nella sessionje mattutina dei lavori dedicati a “La sfida energetica: verso l’autosufficienza del Paese – La nuova frontiera dell’energia rinnovabile Offshore”, ha voluto sottolineare come “l’implementazione e applicazione di soluzioni in ambito di energia rinnovabile offshore rappresenta, oggi, un’esigenza sempre più impellente per il nostro Paese: l’energia rinnovabile offshore non solo ci consente di ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili e – ricordiamocelo – da altri attori del panorama geopolitico internazionale, ma apre anche la strada a nuove tecnologie, nuove industrie e, naturalmente, a un ambiente più pulito. È un settore in cui l’innovazione si sposa con la sostenibilità, dove ogni progresso rappresenta un passo verso un futuro più sicuro e resiliente per le prossime generazioni”.
Un’introduzione, quella del Direttore Pescetto, cui ha fatto seguito il contributo di illustri relatori, che hanno voluto esplorare il potenziale di queste tecnologie, affrontando le relative sfide tecniche e normative, e condividendo le migliori pratiche ed esperienze a livello nazionale e internazionale.
Gli interventi
In particolare, Giordano Giorgi, Dirigente ISPRA, Responsabile PNRR MER, Fulvio Mamone Capria, Presidente di AERO, Massimiliano Atelli, Presidente della Commissione VIA VAS – PNRR PNIEC, Francesca Biondo, Direttore di Federpesca, Giulio Barendson, Investment Director Energy & Digital Infrastructure di Green Arrow Capital, Main Sponsor dell’iniziativa, Klaus Falgiani, CEO Europe & CEO Italy di Acciona Energia, e Antonino Caliri, Head of Public Affairs di Energean.
Interventi cui hanno fatto da chiosa le parole del Presidente di ONTM Roberto Minerdo che ha sottolineato come “l’Osservatorio non può che essere gratificato dalla puntualità, concretezza e attualità dei contributi resi dai relatori che hanno voluto accompagnare questa giornata, trattando di un tema di interesse nazionale come quello della transizione energetica, con particolare riferimento alla sfida delle energie rinnovabili offshore. Il mare si appropria, ancora una volta, del suo ruolo centrale per lo sviluppo del nostro Paese, la programmazione di impianti sostenibili che – confidiamo – possano permettere di raggiungere in futuro la sperata autonomia energetica del Paese, contribuiscono a creare contestualmente sviluppo economico e sociale, prevedendo anche nuove professionalità per i nostri giovani. Il ruolo del nostro Osservatorio è quello di aggregare tutti i soggetti che, a vario titolo, possano contribuire a questo sviluppo nella linea definita dalla Blue Economy. Anche nella parte privata della giornata sono stati raccolti contenuti di grande qualità da parte di molti soci di ONTM, a rafforzamento di una squadra di eccellenze che abbiamo costruito e che è diventata un punto di riferimento per Enti, Istituzioni e operatori che si occupano di tematiche attinenti al mare e che hanno rispetto e cura per il patrimonio che rappresenta”.
Una giornata che ha poi visto rivolgere l’attenzione di ONTM sulla sostenibilità ambientale ed economica, nonché, sul ruolo che il Cluster Mare e lo stesso Osservatorio possono e devono giocare per il Paese, favorendo un costante esercizio di condivisione e aggregazione tra i principali soggetti istituzionali pubblici e privati del comparto, chiamati – oggi più che in passato – a porsi al servizio della collettività e del Sistema Paese nell’affrontare le sempre più complessi sfide che si pongono all’orizzonte.
I temi
Come ricordato dal Presidente Minerdo, grazie al contributo di tanta parte dei Soci ONTM intervenuti nella giornata, oltre a vedere unanimemente sottolineata l’opportunità che i vari attori istituzionali del Cluster Mare si impegnino in una costante ricerca di confronto e sinergia utile a rappresentare le istanze del comparto nei confronti dei decisori pubblici, sono stati trattati temi centrali quali il dominio underwater, la corretta gestione delle acque (marine e interne), la necessità di implementare soluzioni tecnologiche per il monitoraggio dello stato dei luoghi e delle infrastrutture, il connubio tra blue e space economy, la centralità delle tematiche correlate alla cybersicurezza, il futuro dei porti italiani tra transizione energetica e digitalizzazione, il ruolo dell’Artico per gli interessi strategici nazionali, nonché, quelle che potranno essere le direttrici di sviluppo della diportistica del Paese.
Gli ospiti istituzionali
Tra le Istituzioni presenti, oltre al padrone di casa Antonio Bufalari, Segretario Generale di Assonautica Italiana – Unioncamere, in rappresentanza di Andrea Prete, Presidente di Unioncamere, e di Giovanni Acampora, Presidente di Assonautica Italiana, sono intervenuti il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin (in video), la Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito On. Paola Frassinetti, l’On. Luca Squeri (X Commissione Attività Produttive), l’On. Maria Grazia Frijia (IX Commissione Trasporti), l’Europarlamentare On. Isabella Tovaglieri (in video), l’Assessore Regionale Lazio Pasquale Ciacciarelli, l’Amm. Sq. Giuseppe Berutti Bergotto, Sottocapo di Stato Maggiore della Marina, il C.V. Giuseppe Strano, in rappresentanza dell’Amm. Isp. C (CP) Nicola Carlone, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera, il Gen. B. Joselito Minuto, Comandante del Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio Sergio Prete, il Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Federica Montaresi, l’Amm. Luciano Magnanelli, Vicepresidente della Lega Navale Italiana e Giordano Giorgi, Dirigente ISPRA, responsabile del PNRR MER.