Ambiente

Sostenibilità, innovazione e transizione: al via l’Italian Innovability Forum 2024

14
Ottobre 2024
Di Ilaria Donatio

Dalla transizione ecologica all’adozione di tecnologie innovative, dalla sostenibilità nelle imprese al cambiamento culturale necessario per affrontare i futuri scenari globali: con un’agenda ricca di interventi e tavole rotonde, ha preso il via l’Italian Innovability Forum, l’evento organizzato da Remind in collaborazione con il Parlamento Europeo Ufficio Italia ed Enea, che punta a favorire la condivisione di idee, risorse e competenze attraverso un approccio crowdsourcing, per promuovere soluzioni innovative e sostenibili. 

Crisafi (Remind): “Tecnologia e l’innovazione siano al servizio di uno sviluppo responsabile”
Paolo Crisafi, presidente Remind, ha illustrato gli obiettivi della giornata: “L’Italian Innovability Forum nasce con l’intento di diventare una piattaforma di riferimento per il dialogo su temi cruciali come innovazione, sostenibilità e trasformazione digitale. Crediamo fortemente nella collaborazione tra pubblico e privato come motore per il cambiamento, e il Forum rappresenta un’occasione unica per condividere idee, risorse e competenze. Vogliamo creare un ambiente in cui imprenditori, manager e istituzioni possano affrontare insieme le sfide globali, trovando soluzioni che siano non solo innovative, ma anche sostenibili e nel lungo termine. Il nostro obiettivo è costruire un futuro in cui la tecnologia e l’innovazione siano al servizio di uno sviluppo responsabile, capace di rispettare l’ambiente e migliorare la qualità della vita delle persone. Solo con il contributo di tutti è possibile delineare politiche industriali capaci di bilanciare la crescita della Nazione, lo sviluppo sostenibile, il benessere e la sicurezza delle persone nei luoghi dove vivono, operano e transitano”.

Albano: “Con il governo Meloni, prima vera sinergia tra i soggetti pubblici competenti”
L’introduzione ai lavori nella sezione ‘L’Italia che abiteremo’ è stata a cura del sottosegretario dell’Economia e delle Finanze Lucia Albano: “Stiamo puntando decisamente verso una reale valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico. Sui 300 miliardi del valore immobiliare a disposizione circa 60 sono inutilizzati e ci impegneremo a creare le premesse per progetti ad hoc capaci di creare valore e ridurre anche il debito pubblico”, ha detto la sottosegretaria. “Questo vuol dire che con il governo Meloni per la prima volta siamo impegnati a produrre una vera sinergia tra i soggetti pubblici competenti in materia, avvalendoci delle migliori competenze ed esperienze. In questo senso sono interessanti gli stimoli che provengono da Remind. Abbiamo per questo realizzato una cabina di regia che coinvolge Amministrazioni centrali e periferiche, Istituzioni e Società uniti nel medesimo obiettivo: produrre valore dall’immobiliare pubblico e offrire esempi virtuosi per positivi percorsi di buone pratiche immobiliari e di rigenerazione urbana in chiave sostenibile e innovativa. Per questo, puntiamo sul partenariato tra pubblico e privato al fine di dare risposte urgenti alle varie necessità come housing sociale, immobili a disposizione di studenti fuori sede, case per le famiglie, favorendo così, attraverso politiche immobiliari positive, il recupero della centralità delle famiglie, l’inversione di tendenza di una bassa natalità, l’attrazione di investimenti anche dall’estero e da soggetti privati. Un grande disegno per lo sviluppo della Nazione”. 

Dialuce (Enea): “Contesto globale sempre più dipendente dalla tecnologia”
Un approfondimento sulle nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile è offerto da Gilberto Dialuce, presidente Enea. “In un contesto globale sempre più dipendente dalla tecnologia, dall’automazione, dal ricorso a processi ed approcci digitalizzati, l’energia rappresenta un fattore chiave per il corretto funzionamento dei servizi essenziali – dice – L’Italia si trova a fronteggiare una sfida significativa che rende necessaria una visione di trasformazione del sistema energetico in cui la decarbonizzazione, le fonti rinnovabili, i nuovi vettori, le tecnologie abilitanti, la mobilità sostenibile e le infrastrutture diventano obiettivi e al tempo stesso strumenti prioritari per una economia che promuova la crescita sostenibile, migliori la resilienza e rafforzi il sistema produttivo e la tutela e salvaguardia del territorio”. 

Accetta (Giovani Remind): “Coinvolgere le nuove generazioni nel processo decisionale”
La visione delle nuove generazioni è proposta da Tommaso Accetta, presidente Giovani Remind. “Oggi più che mai, il dialogo sull’innovazione e la sostenibilità è fondamentale per il nostro futuro. L’Italian Innovability Forum offre un’importante piattaforma per discutere queste tematiche e coinvolgere le nuove generazioni nel processo decisionale. È essenziale che i giovani possano esprimere le proprie idee e contribuire attivamente alle soluzioni che affrontano le sfide attuali – afferma – Le istituzioni e le aziende hanno un ruolo cruciale nell’ascoltare le proposte dei giovani e nell’investire in iniziative che promuovano un futuro sostenibile. Crediamo che la tecnologia debba essere utilizzata con responsabilità, e che ogni progetto debba tenere conto del benessere della comunità e del pianeta. Invitiamo tutti i partecipanti a riflettere su come possiamo collaborare per costruire un futuro migliore, dove l’innovazione e la sostenibilità siano al centro delle nostre azioni quotidiane. Siamo qui per lavorare insieme e fare la differenza”. 

Pichetto: “Dobbiamo essere leader nelle tecnologie per la transizione”
“Mi fa piacere essere impegnato con Remind in questo confronto che abbraccia i temi della transizione energetica, della sostenibilità e delle nuove tecnologie – è il messaggio a Remind da parte del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin – Sono tre temi profondamente intrecciati tra loro che stanno plasmando, e ancora più lo faranno in futuro, una nuova geopolitica globale, un nuovo modello di sviluppo economico ed anche nuovi modelli di comportamento individuale. Serve pragmatismo per realizzare una transizione ecologica che sia socialmente giusta, che non lasci indietro le fasce più deboli della popolazione e che tenga in considerazione la specificità dei singoli paesi. Davanti a una strada così impegnativa è chiaro che tutte le tecnologie oggi disponibili, purché compatibili con la decarbonizzazione, devono contribuire al successo della transizione energetica. Faccio riferimento quindi a quel concetto di neutralità tecnologica che significa adottare un approccio pragmatico che punta al concreto risultato green e non a sventolare una bandiera ideologica. Lo sviluppo tecnologico è la chiave per centrare gli obiettivi. Sarà strategico, ad esempio, per far sviluppare il nuovo nucleare in una prospettiva di fusione. È essenziale per spingere ancora la crescita dell’area rinnovabile. Dobbiamo essere leader nelle tecnologie per la transizione. Lavoriamo per accompagnare lo sviluppo, creando un contesto favorevole alle imprese e confidiamo che la sfida di transizione sia fatta proprio da tutto il sistema produttivo nazionale”.

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