Ambiente
Sogin, finisce l’era commissariale. Quali sono i possibili nomi del nuovo cda
Di Alessandro Caruso
Mancano pochi giorni al 4 agosto, il momento che segnerà la scadenza dell’anno commissariale in Sogin, la società di Stato incaricata del decommissioning degli impianti nucleari e della gestione dei rifiuti radioattivi. Per questo motivo nei piani alti del Mef, azionista unico di Sogin, in queste ore si stanno prendendo decisioni importanti. A cominciare da una: se prorogare o meno per un altro anno la gestione commissariale, affidata attualmente alla terna composta da Fiamma Spena (commissario), Giuseppe Maresca e Angela Bracco (vicecommissari), in attesa che il governo trovi la quadra su nuovo assetto e nuovi nomi; ma fonti vicine a The Watcher Post confermano, invece, che si sta pensando a un giro di nomine per un nuovo Consiglio di amministrazione. I nomi più accreditati sono quelli di Massimo Tabacchiera per il ruolo di amministratore delegato, l’ammiraglio Carlo Massagli come presidente e Renata Polverini consigliere. Gli altri due nomi, per raggiungere la quota di cinque consiglieri, sarebbero ancora in fase di individuazione.
Massimo Tabacchiera è il presidente di Confapi Roma, nonché consigliere delegato della Siderlamina, società capogruppo delle aziende di famiglia, e presidente del cda di Asteco Industria, due società che operano rispettivamente nel settore delle recinzioni e in quello dei prefabbricati metallici. Dal 1992 al 1998 ha ricoperto la carica di presidente di Unionmeccanica Lazio e vicepresidente di Unionmeccanica nazionale. A Roma durante la giunta Veltroni dal 2001 al 2006 ha ricoperto il ruolo di presidente di Ama spa, la municipalizzata della raccolta e gestione dei rifiuti; nel 2008, con Alemanno sindaco, è stato nominato presidente di Atac spa, l’azienda dei trasporti, di cui è stato anche Amministratore delegato fino al 2010, anno in cui diventa presidente dell’Agenzia Roma servizi per la mobilità.
Spetterebbe così a lui garantire la piena operatività della società nella nuova fase che si aprirebbe con il nuovo Consiglio.
Il nome dell’ammiraglio Massagli rispetterebbe invece la richiesta di Palazzo Chigi di dotare Sogin di un Presidente dalla condotta specchiata. È stato vicedirettore dei Servizi con Conte e consigliere militare di palazzo Chigi durante il Conte I, sostenuto anche dalla Lega.
Di Renata Polverini si sa già molto. Già segretario generale dell’Ugl, governatore del Lazio e poi parlamentare di Forza Italia. Dopo il voto di fiducia al governo Conte II era uscita da Forza Italia per poi rifarvi ingresso pochi mesi dopo. Alle ultime elezioni non è stata ricandidata ma il suo nome è circolato più volte in occasione di nomine e affidamento di incarichi.
Se fosse confermata, questa nuova governance di Sogin sarebbe espressione di un equilibrato mix di maggioranza, con Tabacchiera, vicino a Fratelli d’Italia, Massagli in quota Lega (Giorgetti) e Polverini per Forza Italia. In ogni caso questa composizione avrebbe generato il disappunto di Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, il quale è formalmente il più coinvolto nella mission di Sogin (non a caso vigilata dal Mase). Sembra che le proposte di Pichetto per i vertici della società non sarebbero state accolte, nonostante l’impegno che il ministro sta riversando proprio sul fronte energetico, in particolare sulla reintroduzione del nucleare di ultima generazione, in cui Sogin avrà un ruolo centrale.