Ambiente
Mobilità green, al Salone dell’auto di Parigi occhi puntati sull’autonoleggio
Di Giampiero Cinelli
A Parigi è di scena il Salone dell’automobile, la tradizionale fiera dedicata all’automotive. In un periodo in cui il settore automobilistico ha davanti un’importante sfida di rinnovamento, non mancano le principali novità, in ottica sostenibile, dei grandi marchi, ma si registrano anche non poche assenze. Nonostante alla formula si aggiungano stavolta le prove su strada delle vetture, in un grande spazio di test con un centinaio di macchine a disposizione, aperto anche di sera. In parallelo si svolge anche la grande fiera dedicata alle problematiche post-vendita e ai servizi della mobilità connessa.
Le possibilità dell’autonoleggio. Se ne parla a Parigi
Proprio adesso che la spinta verso una mobilità pulita non sembra un obiettivo negoziabile, la padrona di casa, Renault, presenta il suo concept sportivo con motore termico alimentato a idrogeno. Mentre Stellantis porta in Francia la sua prima Jeep elettrica. Tuttavia, sul versante della mobilità, oltre ai prodotti è indispensabile un approccio economico-sociale funzionale. Ecco perché, sempre a Parigi, si parla di autonoleggio, attraverso le testimonianze di società capaci di offrire dei servizi alla clientela variegati, flessibili e su misura. Il noleggio dunque come alternativa alla proprietà fissa e come opzione più ecologicamente adeguata ai tempi. Qualora, ovviamente, si possa usufruire di un vasto parco auto elettrico. Già ampiamente possibile in città come Milano, Roma o Napoli.
Sostenere il processo
Un processo questo che sarebbe incrementato con gli investimenti infrastrutturali. Senza dimenticare l’aiuto che può derivare dagli incentivi. In questo senso il governo ancora in carica ha capito l’importanza di destinare risorse anche in favore del noleggio di auto ibride o elettriche tramite gli ecobonus. L’ultimo intervento è quello del Dpcm del 4 agosto 2022, che consentirà a privati e ad aziende che scelgono di noleggiare una vettura di usufruire indirettamente dell’agevolazione, nella misura del 50%. In questo modo le imprese e i consumatori privati, in questa fase di transizione ecologica, potranno utilizzare il noleggio per avvicinarsi, a costi accessibili, a nuovi veicoli ibridi ed elettrici.
L’associazione nazionale dell’industria dell’autonoleggio e della sharing mobility (Aniasa) ha accolto con favore la normativa. Resta tuttavia da capire quali saranno gli effettivi importi dell’incentivazione, un nodo che dovrebbe essere sciolto dal decreto direttoriale del Mise. Quali sarebbero i vantaggi? «La crescita delle immatricolazioni a basse emissioni – spiega Alberto Viano, presidente Aniasa – che genererebbero presumibilmente nei prossimi mesi un’inversione di tendenza rispetto al calo registrato nella prima metà dell’anno negli acquisti di vetture elettriche. Un passo concreto nella giusta direzione verso la transizione ecologica». In effetti i numeri parlano chiaro. Basti pensare che il settore immatricola il 47% delle vetture ibride sul mercato e il 29% delle elettriche. Senza contare che le flotte aziendali a noleggio svolgono oggi un ruolo fondamentale nel supportare il rinnovo del parco circolante (la vita media dei veicoli a noleggio è pari a 4 anni vs età media del parco circolante di 11,8 anni) e nell’immettere in circolazione vetture usate di ultima generazione, economicamente accessibili.